ENI ha presentato conti relativi al quarto trimestre 2024 sostanzialmente solidi, pur registrando un crollo del 46% su base annua dell'utile netto rettificato. I motivi della contrazione sono da attribuire al calo dei prezzi dell'energia e alla continua debolezza delle divisioni di raffinazione e prodotti chimici.
"Nel 2024, crescita e creazione di valore hanno raggiunto un livello di eccellenza, supportati dalla nostra struttura finanziaria e dalla disciplina nei costi". ha affermato l'Amministratore delegato della società, Claudio Descalzi. "La nostra posizione di leadership nell’industria è frutto della competitività del portafoglio di attività e del coerente disegno gestionale e finanziario del modello satellitare, che ha concretizzato oltre 21 miliardi di euro di valore d’impresa nel corso dell’anno".
Al riguardo, gli investimenti dell'americana KKR in Enilive e di EIP (Energy Infrastructure Partners) in Plenitude confermano l’appetibilità dei satelliti ENI focalizzati sulla transizione in un anno di solidi progressi strategici, ha comunicato il gruppo energetico fondato da
Enrico Mattei.
Poco dopo l'apertura delle contrattazioni alla Borsa di Milano, le
azioni ENI scendono di oltre 1 punto percentuale. Segno che gli investitori non sono rimasti molto soddisfatti dai risultati della trimestrale.
ENI: i risultati del quarto trimestre nel dettaglio
Negli ultimi tre mesi del 2024 ENI ha prodotto un fatturato complessivo di 23,97 miliardi di euro, in calo del 4,04% rispetto ai 24,98 miliardi di euro dello stesso periodo del 2023. L'utile operativo pro-forma adjusted è risultato di 2,70 miliardi di euro, in diminuzione del 28,19% rispetto ai 3,76 miliardi dell'ultimo quarto dell'anno precedente. Ripartendo tale guadagno per le varie divisioni dell'azienda, si ha quanto segue:
- E&P 2,78 miliardi di euro (-17% a/a);
- Global Gas & LNG Portfolio (GGP) e Power 0,28 miliardi di euro (-63% a/a);
- Enilive e Plenitude 0,13 miliardi di euro (-17% a/a);
- Refining e Chimica -0,28 miliardi di euro;
- Corporate, altre attività ed elisioni di consolidamento -0,22 miliardi di euro.
L'utile netto rettificato invece è scivolato del 46,39% a 0,89 miliardi di euro, da 1,66 miliardi di euro del quarto trimestre 2023. Gli analisti si aspettavano profitti netti per 0,96 miliardi di euro. Il trend negativo dell’utile netto adjusted è stato condizionato dall’incremento del tax rate adjusted di gruppo che si è attestato al 52,8% (rispetto al 47,3% del trimestre di confronto). Questo per effetto della maggiore incidenza sul risultato ante imposte consolidato dei Paesi esteri in cui opera l’upstream caratterizzati da tax rate significativi. In riduzione il contributo all’utile ante imposte di gruppo degli altri settori operanti in giurisdizioni OCSE con tax rate più contenuti.
ENI ha prodotto un free cash flow nel trimestre di dicembre 2024 di 1,79 miliardi di euro, che si confronta con un risultato di 0,47 miliardi di euro dello stesso trimestre dell'anno precedente. L’indebitamento finanziario netto ante lease liability al 31 dicembre 2024 è pari a 12,2 miliardi di euro, in aumento di circa 2,6 miliardi di euro rispetto al 1° gennaio 2024. Il leverage – rapporto tra indebitamento finanziario netto ante lease liabilities e patrimonio netto – si attesta a 0,22 alla fine dello scorso anno.
Per quanto riguarda la guidance, alle ore 14 di oggi la società illustrerà le prospettive del business e i principali target industriali e finanziari nel breve, medio e lungo termine attraverso la Strategy Presentation. Tuttavia, prima dell'evento, verrà diffuso un comunicato stampa con il contenuto.
I dividendi
Il Consiglio di amministrazione di ENI ha deliberato la distribuzione agli azionisti della terza delle quattro tranche del dividendo 2024, a valere sulle riserve disponibili, di 0,25 euro per azione (su una erogazione complessiva annuale pari a 1 euro).
La data di stacco della cedola è prevista per il 24 marzo 2025, con messa in pagamento il 26 marzo 2025, in linea con quanto deliberato dall' assemblea degli azionisti il 15 maggio 2024. Per i possessori di ADR registrate entro il 25 marzo 2025, quotate alla Borsa di New York e rappresentative ciascuna di due azioni ENI, la terza tranche dell' erogazione sarà di 0,50 euro per ADR, pagabile il 7 aprile 2025 (
ADR ENI: ecco tutto quello che c’è da sapere).