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Le azioni Juventus sono inserite all'interno di un trend ribassista che potrebbe accelerare in caso di violazione dei prossimi supporti. L'analisi tecnica
Continua la debolezza per le azioni Juventus, che si attestano a 0,8877 euro. Sul fronte notizie, è da considerare come siano emerse indiscrezioni relative alla presentazione delle offerte da parte di tre fondi di private equity per la società che gestirà i diritti TV della Serie A. L’accordo potrebbe rivoluzionare l’industria del calcio in Italia e i club si dovrebbero incontrare oggi per esaminare le offerte per una quota dell’azienda che controllerà i diritti televisivi per le prossime 10 stagioni.
Alcune fonti evidenziano come CVC Capital Partners, Advent e il Fondo Strategico Italiano abbiano valutato 1,6 miliardi di euro una partecipazione del 10% dei media della Serie A. Fortress, Apax e Three Hills Capital Partners avrebbero invece intenzione di presentare un’offerta composta da azioni e debito e scarso controllo di governance.
Infine vi sarebbe un consorzio di guidato da Bain Capital, che avrebbe presentato un’offerta dal valore simile a quella di CVC, anche se strutturalmente diversa. L’accordo sarà effettivo solo se almeno 14 club su 20 dessero l’ok. In ogni caso, il business dei media potrebbe dare una spinta ai ricavi delle aziende calcistiche italiane, particolarmente penalizzate dall’impatto del Coronavirus.
Azioni Juventus: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico le azioni Juventus si trovano all’interno di una tendenza ribassista molto solida, con i prezzi che non riescono a superare la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 23 agosto e 19 novembre 2019. La debolezza è poi aumentata dopo che i corsi sono stati respinti dal livello orizzontale espresso dai massimi del 23 aprile scorso, a 1,0195 euro, ed è stata effettuata la violazione della trendline ottenuta collegando i minimi del 22 maggio e 29 giugno 2020.
Per i compratori la situazione migliorerebbe solo con un ritorno al di sopra di 0,95 euro in primis, per poi passare al superamento dell’ostacolo a 1,0195 euro. Al contrario, una violazione del supporto a 0,819 euro permetterebbe ai venditori di spingersi verso un test dell’area di concentrazione di domanda a 0,5905 euro, zona dove peraltro transitano i minimi annuali. Operativamente si potrebbero valutare strategie di natura short da 0,858 euro con stop loss a 0,972 euro e obiettivo a 0,71 euro.