L'entusiasmo per le auto elettriche si sta spegnendo. Nel 2024 si respira un'aria molto diversa rispetto al biennio 2020/2021, quando molti credevano che il passaggio dai veicoli endotermici a quelli a batteria sarebbe stato rapido e indolore. Così non è stato. Molte case automobilistiche hanno ridimensionato o comunque ritardato i loro piani relativi ai veicoli elettrici. Ora preferiscono un'offerta più eterogenea, accompagnando alle soluzioni completamente elettriche, quelle ibride e le vetture alimentate a gas.
Questo significa che
la transizione avverrà, ma con molta più gradualità. Del resto, lo ha segnalato anche Tesla, il pioniere nel settore, in occasione della presentazione dell'ultima trimestrale. "Il tasso di crescita potrebbe essere notevolmente inferiore a quello atteso", ha affermato il suo Amministratore delegato
Elon Musk. Secondo il CEO di Volkswagen America, Pablo Di Si, "l'approccio equilibrato è il migliore". Il colosso tedesco sta vendendo veicoli a nuova energia in Europa, ma non ancora negli Stati Uniti.
"Sapevamo che la transizione verso i veicoli elettrici non sarebbe stata agevole, ci aspettavamo un rallentamento a seguito del soddisfacimento della domanda degli early adopter", ha affermato Sam Fiorani, vicepresidente delle previsioni globali dei veicoli di AutoForecast Solutions. "Il passaggio ad acquirenti meno esperti di tecnologia rallenterà la crescita della quota di mercato dei veicoli elettrici nei prossimi anni".
Auto elettriche: cosa spiega il calo di interesse
L'ascesa di Tesla, il lungo periodo di tassi di interesse a zero e i sussidi dei governi - soprattutto quello cinese - hanno creato le condizioni ideali per il boom delle auto elettriche. Da un paio di anni, le Banche centrali hanno alzato i tassi di interesse per combattere l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni, i costi delle materie prime sono saliti alle stelle, i sussidi sono diminuiti e i veicoli sono diventati più costosi. Si è insomma verificata una tempesta perfetta che ha rallentato il mercato.
Forse da parte dei governi si è anche sopravvalutata la volontà dei consumatori di affidarsi a una nuova tecnologia, senza però che ancora esistesse un'infrastruttura di ricarica diffusa e all'altezza. In altri termini, i tempi per caricare una batteria di un veicolo elettrico sono ancora lunghi e le stazioni di ricarica sono ancora insufficienti.
"Le aspettative per la crescita dei veicoli elettrici nel mercato statunitense sono passate da 'rosee a realtà' con l'aumento delle vendite, ma l'accettazione dei veicoli elettrici da parte dei clienti non sta tenendo il passo", ha dichiarato Cox Automotive. Michelle Krebs, analista di Cox, ha affermato che "qualche anno fa, c'erano idee estremamente ambiziose su come sarebbero andate le vendite di veicoli elettrici e sembrava che nessuno stesse pensando agli ostacoli su questa strada. Ora però gli ostacoli ci sono e la realtà ha preso il sopravvento".
Di certo, le conseguenze del calo di interesse sui veicoli elettrici sono sotto gli occhi di tutti: le aziende hanno dovuto tagliare i prezzi per rilanciare la domanda e le conseguenze per i player meno attrezzati rischiano di rivelarsi disastrose.