Alcune deludenti trimestrali hanno indebolito i mercati azionari del Vecchio Continente che, dopo la debolezza di ieri, chiudono le contrattazioni in generale ribasso. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana in rosso di oltre l'1%, con le quotazioni che si sono attestate nei pressi dei 34.500 punti. Dal punto di vista operativo la violazione dei 34.500 punti dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei 34.300-34.250 punti e a seguire la soglia dei 34.000 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna hanno visto volumi in aumento troviamo Amplifon, con la società che ha comunicato i dati sia dei primi 9 mesi che del'ultimo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Amplifon: +8% i ricavi nei primi 9 mesi
Nelle scorse ore Amplifon ha comunicato i dati dei primi 9 mesi, che sono stati caratterizzati da una crescita dei ricavi grazie a una performance organica superiore al mercato di riferimento e al significativo contributo delle acquisizioni, nonostante una base comparativa con il 2023 molto sfidante e un mercato europeo ancora al di sotto delle attese.
Nello specifico i ricavi consolidati sono stati pari a 744,8 milioni di euro, in crescita dell’8,0% rispetto ai primi nove mesi del 2023. Per quanto riguarda l'Ebitda ricorrente si è attestata a 412,2 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto a 385,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023, con un'incidenza sui ricavi pari al 23,6%. In leggera contrazione è risultato l'Ebit che è stato pari a 192 milioni, con un incidenza sui ricavi che passa dall'11,7% all'11%.
In questo contesto, il risultato netto è passato dai 103,4 milioni agli attuali 104,2 milioni di euro, mentre il Free cash flow si è attestato a 50,6 milioni di euro rispetto ai 68,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo dello scorso anno risentendo dell’incremento dei pagamenti per leasing, dei maggiori oneri finanziari e di un maggiore assorbimento del capitale circolante.
In aumento il debito, che sale dagli 852,1 milioni di fine 2023 agli attuali 1,07 miliardi in seguito a investimenti in Capex e M&A per un totale di 283 milioni di euro, distribuzione dividendi per 66 milioni di euro e acquisto di azioni proprie per 20 milioni.
Dando uno sguardo al terzo trimestre i ricavi sono cresciuti dell'8% a 567,6 milioni, l'Ebitda un aumento del 4,8% a 115 milioni, mentre il risultato netto è passato dai 22,1 milioni agi attuali 16,8 milioni di euro. Da sottolineare che l'accelerazione delle acquisizioni avvenuta nel corso dell’anno, ha consentito al Gruppo di consolidare la presenza in alcuni mercati chiave, come Stati Uniti, Francia, Germania e Cina, e di superare il traguardo dei 10.000 negozi nel mondo, di cui 500 in Cina.
Tutto questo ha ulteriormente rafforzato il posizionamento competitivo di Amplifon nel mercato globale dell’hearing care. Da segnalare infine che la società ha confermato gli obiettivi per il 2024, che dovrebbero vedere i ricavi in crescita "high-single digit" a cambi costanti, sostenuti da incremento delle quote di mercato e da acquisizioni bolt-on, con un contributo di queste ultime alla crescita per almeno il 3%. Inoltre il margine Ebitda su base ricorrente dovrebbe essere in linea con quello riportato nel 2023 e pari al 24%.
Azioni Amplifon: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione a Piazza Affari nella seduta odierna. Con volumi in aumento rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna delle vendite per il titolo Amplifon con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 26,30 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei 25,9-25,8 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, per evitare ulteriori vendite verso i minimi annuali situati sui 25 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi supporti, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica del titolo, con possibili nuovi ribassi in direzione dei 24,45 euro, minimi del 2023, ed in seguito il bottom degli ultimi 4 anni, toccato nell'ottobre del 2022 in area 23,20-23,3 euro.
Al contrario la ripresa dei 27 euro dovrebbe favorire il ritorno degli acquisti prima in direzione dei 27,50 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente verso i 28,20-28,30 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi due mesi. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si assisterebbe ad una prosecuzione dei rialzi fin verso i top degli ultimi 4 mesi in area 29,6 euro, con target intermedi sui 29 euro.
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