Forte ribasso ad Amsterdam per le azioni ASML che, poco prima del giro di boa, arretrano del 7,3% a 906,40 euro. La società questa mattina ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre con un fatturato di 6,24 miliardi di euro, un margine lordo del 51,5% ed un utile netto di 1,6 miliardi.
"Il nostro fatturato netto totale del secondo trimestre è stato di 6,2 miliardi di euro, nella parte alta della nostra previsione, con un margine lordo del 51,5%, superiore alle previsioni, entrambi trainati principalmente dalle maggiori vendite di sistemi a immersione”, ha detto Christophe Fouquet, Presidente e Ceo della società olandese.
La raccolta ordini si è attestata a 5,6 miliardi di euro, oltre 600 milioni in più delle stime degli analisti (ASML: oggi arriva la trimestrale, cosa guardare).
Per quanto riguarda l’outlook, “ci attendiamo un fatturato netto totale tra i 6,7 e i 7,3 miliardi di euro, con un margine lordo tra il 50% e il 51%. ASML prevede costi di ricerca e sviluppo di circa 1.100 milioni di euro e spese generali e amministrative di circa 295 milioni di euro. Le nostre previsioni per l'intero anno 2024 rimangono invariate”. “Consideriamo il 2024 come un anno di transizione, con continui investimenti sia nella capacità di espansione che nella tecnologia”.
Azioni ASML: perché sono in forte calo?
A spingere al ribasso la società produttrice di macchinari per la fabbricazione dei chip sono le indiscrezioni riportate da Bloomberg News secondo cui gli Stati Uniti avrebbero comunicato ai loro alleati di star valutando la possibilità di utilizzare le più severe restrizioni commerciali disponibili se le aziende continueranno a dare al Paese l'accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori. Si tratta di decisioni, continua il provider, che andrebbero a colpire in particolare società come Tokyo Electron e proprio ASML.
ASML: analisi tecnica e strategie operative
In Borsa la reazione è stata pesante ma soprattutto sta portando alla generazione di diversi segnali di debolezza per uno dei titoli più forti degli ultimi mesi. Le azioni ASML evidenziano un triplice segnale di vendita generato nelle ultime ore. I primi due sono emersi già con l’apertura in gap ribassista di inizio contrattazioni, il terzo con la prosecuzione degli scambi.
Nello specifico, a capitolare sono stati i supporti statici di breve posti nell’intorno dei 975 euro. Il livello sosteneva le quotazioni sui massimi storici da inizio del mese di luglio. Ancor più significativo, e con implicazioni di più ampio respiro, è stato il secondo segnale di vendita venutosi a creare oggi: la violazione al ribasso della trendline rialzista ottenuta con i minimi del 2 maggio e del 4 giugno. La rottura della linea di tendenza di medio termine sembra sancire la fine del trend rialzista per le prossime settimane.
Vi è infine da evidenziare l’ultimo segnale di vendita: il ritorno delle quotazioni sotto la soglia dei 920 euro. Si tratta di un livello statico importante per il titolo, capace di ostacolarne le velleità rialziste tra il 21 marzo e il 15 aprile e successivamente, dopo la rottura al rialzo delle resistenze dello scorso 5 giugno, da svolgere egregiamente il ruolo di nuovo supporto statico in occasione dei minimi del 25 giugno. Il ritorno sotto tale valore ha così permesso il completamento di una figura di inversione, una sorta di doppio massimo.
Se questo è il quadro tecnico, da un punto di vista operativo è possibile pensare tanto alla costruzione di strategie ribassiste in caso di rimbalzo delle quotazioni nei prossimi giorni quanto alla costruzione di strategie rialziste di breve in ottica speculativa.
Nel primo caso, eventuali rimbalzi a 920,25 euro potrebbero essere sfruttati per costruire strategie short che abbiano come obiettivo un ritorno delle quotazioni in area 875 euro. In questo caso lo stop si avrebbe con ritorni delle quotazioni oltre i 945 euro. Coerentemente a questo scenario, strategie rialziste di breve possono essere valutate nell’intervallo tra gli 870 e gli 873 euro. Lo stop scatterebbe sotto gli 860 euro mentre i target si possono individuare a 920 euro e a 960 euro. Il movimento ricercato sarebbe di fatto quello del rimbalzo tecnico volto al pullback della trendline rialzista capitolata quest’oggi e alla chiusura del gap ribassista aperto in avvio di giornata.
Per chi avesse un atteggiamento meno orientato al trading di breve vi è infine una terza possibilità: quella di attendere la discesa delle quotazioni in area 805-810 euro per aprire posizioni long. Il livello indicato corrisponde a una solida base supportiva che ha caratterizzato l’andamento di Borsa delle azioni ASML da febbraio in poi e potrebbe rappresentare una base da cui il titolo potrebbe ripartire con vigore. In questo caso lo stop sarebbe a 774 euro mentre i target a 905 e 973 euro.
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