Nonostante le tensioni geopolitiche presenti in Israele, è stata una giornata positiva questa odierna per i mercati azionari del Vecchio Continente che chiudono la prima seduta della settimana in territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib termina le contrattazioni nei pressi dei 28.400 punti, rimanendo a metà strada tra i forti supporti situati sulla soglia dei 28.000 punti e le resistenze posizionate sui 28.700 punti. Ricordiamo che sarà solo con il superamento di queste aree resistenziali che si avrebbe una prosecuzione del recupero verso i 29.000 punti e a seguire i 29.300 punti. Tra le storie da seguire a Milano troviamo Banca Mps dopo le dichiarazioni che sono arrivate in mattibata dal Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgietti. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Banca MPS: possibile privatizzazione entro il 2024
Novità sulla banca senese sono arrivate in tarda mattinata dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che, rispondendo ad alcune domande dopo l'approvazione della Manovra da parte del Consiglio dei Ministri, si è detto fiducioso che la privatizzazione dell'istituto guidato da Luigi Lovaglio possa avvenire entro il prossimo anno. Da sottolineare che lo Stato italiano è il maggiore azionista con il 64% del capitale della banca senese, che in queste ultime ore ha anche deciso di tagliare 50 sportelli dalla rete commerciale.
Della privatizzazione dell'istituto si parla oramai da anni, ma questa volta i tempi potrebbero essere vicini soprattutto dopo la sentenza arrivata la scorsa settimana dalla Cassazione che, assolvendo gli ex manager Mussari e Vigni, ha tolto quella zavorra dei rischi legali che negli anni passati hanno sempre pesato sulla vendita. La conferma arrivata in queste ultime ore, che vale quasi 2 miliardi di euro, è un nuovo elemento che si va ad aggiungere all'annuncio arrivato la scorsa settimana per quanto riguarda l'individuazione dei consulenti finanziari e legati per la cessione. A questo riguardo ricordiamo che lo Stato ha messo sul tavolo diverse opzioni che passano da un'offerta pubblica ai risparmiatori, per passare alla vendita delle quote ad investitori istituzionali e finire ad un'operazione straordinaria come la fusione con un'altra banca.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportato il titolo nella prima seduta della settimana. E' stato un inizio di ottava in leggero territorio positivo per il titolo Banca MPS con i pressi che hanno chiuso le contrattazioni in area 2,53 euro. Nel breve termine dobbiamo rimarcare che le quotazioni rimangono pericolosamente vicini ai primi supporti situati nei pressi dei 2,38-2,37 euro, sotto i quali sono possibili nuove vendite in direzione dei 2,32 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente i minimi dello scorso mese di settembre in area 2,25-2,22 euro. Nel caso in cui ci dovesse essere una violazione di quest'ultime aree, si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico con possibili nuove discese prima verso i 2,15 euro e successivamente in direzione della soglia dei 2 euro.
Al contrario il superamento delle prime resistenze situate sui 2,63-2,65 euro, spingerebbe velocemente i corsi in direzione dei massimi degli ultimi mesi posti in area 2,80 euro. Dal punto di vista operativo il break di queste aree resistenziali, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, aprirebbe la strada ad un recupero più corposo delle quotazioni il quale potrebbe estendersi fin verso i massimi dell'anno in corso situati sulla soglia dei 3 euro. Nel caso in cui anche tali aree resistenziali dovessero essere messi alla spalle, aumenterebbero, grazie ad un rafforzamento del quadro grafico, le possibilità di una ricopertura del gap-down lasciato aperto il 14 ottobre dello scorso anno in area 3,56 euro.
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