Il risiko bancario e la rinnovata fiducia sulle Borse europee hanno dato una spinta importante alle azioni delle
banche italiane quest'anno a Piazza Affari. Da
UniCredit a
Banco BPM, da
Banca MPS a
Mediobanca, tutte hanno visto i loro titoli guadagnare posizioni importanti dall'inizio dell'anno. Anche
Intesa Sanpaolo, che si è chiamata fuori dal processo di consolidamento, ha ricevuto un apprezzamento costante da parte degli investitori.
I conti del 2024 presentati dalle banche italiane hanno fatto emergere un quadro positivo caraterizzato da una solidità finanziaria, patrimoniale ed economica inimmaginabile solo fino a qualche anno fa. Un esempio su tutte, MPS. Salvata dallo Stato nel 2017, ora è completamente risanata ed è stata in grado di lanciare un'offerta pubblica di scambio del valore di 13 miliardi di euro su Mediobanca. Il sogno del governo italiano è quello di creare un terzo polo finanziario, alternativo ai due colossi nazionali Intesa Sanpaolo e UniCredit.
I movimenti sono in corso e, tra trattative difficili e colpi bassi, la strada non è propriamente in discesa. Ad ogni modo, il mercato sta apprezzando e non si tira indietro.
Un'ulteriore spinta al rally azionario delle banche italiane è arrivata la scorsa settimana dal piano gigantesco di spesa presentato dalla Commissione europea, che punta ad investire fino a 800 miliardi di euro per la difesa. Questo significa che l'economia potrebbe rimettersi in moto e il sistema bancario, incluso ovviamente quello italiano, trarne beneficio.
Azioni banche italiane: gli analisti alzano gli obiettivi
Visto il contesto confortante, gli analisti si sono mostrati fiduciosi sulle banche italiane e hanno rivisto al rialzo i loro obiettivi di prezzo sulle azioni. Quelli di Morgan Stanley, ad esempio, ritengono che il pacchetto di stimoli del governo tedesco rafforzi le loro previsioni di una ripresa ciclica europea. C'è da ricordare che la Germania sta valutando di rimuovere il limite fiscale imposto dalla sua Costituzione e liberare risorse per la difesa e le infrastrutture.
La banca americana ha posto l'attenzione soprattutto su UniCredit, alzando il target price sulle azioni da 47 a 55,5 euro. Ciò implica uno spazio di crescita per il titolo del 4% rispetto all'ultima chiusura registrata alla Borsa di Milano venerdì scorso di 53,36 euro. Per quanto riguarda il Banco BPM, oggetto di attenzioni della seconda banca italiana, gli esperti di Morgan Stanley vedono ora il titolo a 11 euro, da una stima precedente di 8,7 euro. Attualmente le azioni di Piazza Meda sono scambiate a 9,86 euro.
Morgan Stanley ha aumentato il target anche sulle azioni Intesa Sanpaolo, da 4,9 a 5,6 euro (4,89 euro nell'ultima seduta), e lo stesso ha fatto con Mediobanca, portandolo a 21 dai precedenti 20 euro (17,38 euro venerdì).
Morgan Stanley non è l'unica banca a puntare sull'Italia riguardo il comparto finanziario. Anche Jefferies ha aumentato le stime sugli utili del settore del 5% per il triennio 2025-2027. Secondo l'istituto finanziario statunitense, UniCredit è la migliore, con le azioni viste a 61,5 euro, dai 49 euro precedenti. Su Intesa Sanpaolo, gli analisti hanno un target price di 5,54 euro, rispetto ai precedenti 4,4 euro, mentre sul Banco BPM il target price è stato alzato di 2 a 9,6 euro.