In una giornata in cui il focus odierno del mercato sarà totalmente orientato all'importante dato dell'inflazione statunitense, i futures del europei impostati sotto la parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza per i mercati azionari del Vecchio Continente.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe confermarsi in apertura di contrattazioni sopra i 33.800 punti, oltre i quali rimarrebbero inalterate le chance di un test sulle forti resistenze poste sulla soglia dei 34.000 punti. Al contrario una discesa delle quotazioni sotto i 33.500 punti, dovrebbe favorire nuove vendite con un primo obiettivo i 33.300-33.250 punti e successivamente i forti supporti situati sui 33.000 punti.
Tra i titoli da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Bper Banca, con l'istituto che ha presentato poco fa il suo nuovo Piano industriale. Andiamo a scoprirlo.
BPER Banca: 4,3 miliardi l'utile netto cumulato nel 2025-2027
In queste ore BPER Banca, terzo istituto bancario in Italia per numero di clienti, ha svelato il nuovo Piano industriale 2025-2027 targato dal nuovo Amministratore Delegato Gianni Franco Papa. Il Piano chè andrà a regime nelle prima parte del prossimo anno sarà basato su tre pilastri. Da una parte "Liberare il pieno valore dei nostri clienti” attraverso prodotti personalizzati sulla base dei loro bisogni per i segmenti Retail e Private, “Catturare le nostre latenti economie di scala”, aumentando la produttività con iniziative di potenziamento delle competenze e l’internalizzazione di attività operative chiave, riducendo allo stesso tempo le spese amministrative. Infine “Fare leva sulla solidità del nostro stato patrimoniale”, migliorando e modernizzando la gestione del rischio di credito e del capitale.
Il Piano si concentrerà su Retail, Private & Wealth Management, Corporate, con l'obiettivo di aumentare i ricavi del Gruppo dell'1,5% nel periodo 2024-2027 con un CAGR in aumento dello 0,5%, attraverso una maggiore crescita delle commissioni, pari al 12% durante il 2024-2027 e un CAGR in salita del 4%, che andranno a compensare la riduzione del margine di interesse. Nello specifico nel corso del 2025-2027 l'utile netto dovrebbe attestarsi a 4,3 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di euro nel 2027, mentre i ricavi dovrebbero essere pari nel 2027 a 5,5 miliardi di euro, facendo registrare nel corso del periodo un aumento dell'1,5%.
Nel corso degli anni la raccolta gestita dovrebbe crescere del 7% annuo attestandosi a 81 miliardi di euro, grazie sia al nuovo assetto del Wealth Management che alla banca private Cesare Ponti. In salita del 3% annuo a 97 miliardi di euro dovrebbero essere i crediti netti alla clientela, mentre si confermerà ottima la qualità degli attivi, con un Npe ratio netto all'1,4% e un Best-in-class coverage ratio superiore al 52% nel 2027. In deciso aumento saranno anche gli investimenti che, con 650 milioni di euro, cercheranno di accelerare lo sviluppo non solo della tecnologia ma anche nel campo della sicurezza e dell'AI.
Per quanto riguarda il dividendo cumulato dovrebbe attestarsi nel 2025-2027 al 3,2 miliardi, con un payout medio di quasi il 75%. Per capire il rendimento potenziale complessivo dei dividendi per gli azionisti, la banca a ora capitalizza circa 8 miliardi di euro. Il ritorno complessivo sarebbe così di circa il 40% per chi comprasse ora le azioni e le tenesse lungo tutta la durata del piano. Positivi infine dovrebbero essere i coefficienti patrimoniali, con un Cet1 ratio oltre il 14,5% nel 2027 e un Rote che dovrebbe attestarsi al di sopra del 16% nell'ultimo anno del Piano.
Azioni BPER Banca: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a scoprire quali sono sul titolo le attese nel breve e medio termine. Con volumi pari alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo BPER Banca, con le contrattazioni che hanno chiuso in area 5,32 euro. Con un impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, le attese sono per una prosecuzione di questo movimento in direzione dei massimi annuali posti sulla soglia dei 5,5 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico, aprendo la strada per ulteriori apprezzamenti prima verso i 5,70-5,75 euro e successivamente i top del 2015 situati nei pressi dei 5,80-5,85 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso i 4,75 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove buy opportunity.
Al contrario la perdita di questi ultimi supporti dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più importante, con un primo target situato sui 4,5 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, ed in seguito i minimi dello scorso mese di giugno posti nei pressi dei 4,25 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla perdita di questi sostegni, aumenterebbero le possibilità di nuove discese prima in direzione dei 4,15 euro e a seguire verso la soglia dei 4 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di luglio del 2022.
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