I buoni dati arrivati nella serata di ieri da Disney e Arm impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati sopra la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di taglio dei tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe riportarsi oltre la soglia dei 31.000 punti, sopra i quali dovremmo avere nuovi allunghi in direzione dei 31.200 punti e a seguire 31.400-31.500 punti, dopo essersi spinto fin oltre i 31.200 punti, chiude la giornata nei pressi dei punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i 30.600 punti, parte alta dell'ex trading range i cui supporti erano posti sui 30.000 punti.
Tra le storie interessanti da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo BPER Banca, che nella serata di ieri ha diffuso i conti del 2023. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
BPER Banca: +4,9% l'utile nel 2023
Nella serata di ieri il consiglio di amministrazione di BPER Banca ha approvato i risultati dell'anno passato che, grazie all'ottima strategia commerciale ed organizzativa, hanno visto numeri positivi. Nello specifico l'utile netto è risultato in rialzo del 4,9% a 1,519 miliardi di euro, grazie anche all'ottima performance del quarto trimestre, l'ottva consecutivo, che si è attestato a 432,4 milioni di euro. Nel corso dell'anno passato il margine di interesse ha visto un aumento del 78,1% a 3,252 miliardi di euro milioni di euro in scia all'incremento dello spread commerciale conseguente sia al rialzo dei tassi di interesse, al limitato impatto sul costo dei depositi e al contributo derivante dal portafoglio di investimenti. Per quanto riguarda il periodo ottobre-dicembre il margine di interesse è stato pari 870,3 milioni, in rialzo del 4,0% rispetto al trimestre precedente.
Dando uno sguardo alle commissioni nette queste hanno superato i 2 miliardi di euro, risultando in aumento del 3,5% a/a. Nel quarto trimestre si sono attestate a 529 milioni in aumento dell'8,9% rispetto al trimestre precedente. Questi numeri sono stati possibili grazie al solido contributo derivante dalle commissioni riferibili all'attività bancaria tradizionale, risultate in rialzo del 2%, al contributo delle commissioni relative alla raccolta indiretta così come quello del comparto bancassurance. Buoni numeri arrivano dal cost income ratio ordinario risultato pari al 50,7%, in miglioramento rispetto al 64,1% del 2022. Per quanto riguarda il costo del credito si attesta a 48 p.b., in calo rispetto al dato registrato nell'esercizio 2022 pari a 64 p.b., mentre il portafoglio crediti è caratterizzato da bassi afflussi netti di esposizioni deteriorate ed elevati livelli di copertura.
In scia a questi dati si conferma l'ottima solidità patrimoniale con il Cet1 ratio che si attesta al 14,5%, in aumento dal 12% del 2022, un Tier 1 ratio14 pari a 14,7% rispetto al 12,3% dell'anno precedente ed un Total Capital ratio15 pari a 18,1% rispetto al 15,6% del 31 dicembre 2022. Da sottolineare infine che il Cda ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 0,30 euro.
Azioni BPER Banca: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime giornate. E' stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo BPER Banca con i prezzi che, chiudendo in area 3,54 euro, si avvicinano ai top del 2023 situati nei pressi dei 3,60 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali andrebbe non solo a rafforzare il trend primario al rialzo, presente fin dal luglio del 2022, ma aprirebbe le porte per ulteriori apprezzamenti in direzione dei 3,75 euro e successivamente verso i massimi degli ultimi 7 anni posti nei pressi dei 3,95 euro. In questo contesto eventuali correzioni verso i 3.30-3,25 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, la media mobile a 50 giorni e la trendline ascendente che parte dal bottom del 2022, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione dei 3,25 euro dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più intenza con primo target i 3,15 euro e a seguire i 3-2,95 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui tali sostegni non dovessero riuscire ad arrestare le vendite, si avrebbe una continuazione della correzione prima verso i 2,85 euro e successivmente in direzione dei 2,75 euro. Fondamentale sarà la tenuta di questi supporti per evitare che il titolo vada a rvidere i minimi degli ultimi 7 mesi situati in area 2,5 euro
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