Dopo la debolezza mostrata 24 ore fa, questa odierna è stata una giornata all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso l'ultima seduta dell'ottava in generale territorio positivo. Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il Ftse Mib chiude le contrattazioni nei pressi dei 30.450 punti, tornando ad avvicinarsi alla parte alta del trading range in essere da alcuni settimane e posta nei pressi dei 30.550-30.600 punti. Nel breve termine il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico con possibili allunghi fin verso la soglia psicologica dei 31.000 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la seduta odierna troviamo Enel, con la società che ha portato a termine una nuova vendita. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Enel: vende 50% di Enel GP Hellas
Nelle scorse ore Enel ha comunicato di aver ceduto, tramite la sua controllata Enel Green Power, il 50% di Enel Green Power Hellas a Macquarie Asset Management per un valore vicino ai 35 milioni di euro. In questo contesto Enel GP e Macquarie Asset Management hanno stipulato uno shareholder agreement, il quale prevede non solo il controllo congiunto di EGP Hellas, con l'obiettivo di co-gestire l'attuale portafoglio di generazione da fonti rinnovabili della società, ma anche di continuare a sviluppare la propria pipeline di progetti, con ulteriore incremento della capacità installata.
L'operazione che si inquadra all'interno delle linee guide del nuovo Piano Strategico di Enel, che prevede la cessione degli asset no core per dimunire il debito, dovrebbe generare un impatto positivo sull'Ebitda ordinario e reported del Gruppo nell'anno in corso per quasi 400 milioni di euro, oltre ad un atteso effetto positivo sull'indebitamento netto consolidato previsto per circa 350 milioni di euro. Questo importo non include circa 400 milioni di euro di indebitamento netto deconsolidato nel 2022, in quanto Enel Green Power Hellas era già stata classificata come società messa in vendita.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella seduta odierna. Con volumi in calo rispetto alla media giornaliera mensile, l'ultima seduta dell'anno si è conclusa in leggero territorio positivo per il titolo Enel, con le quotazioni che hanno chiuso nei pressi dei massimi annuali posti in area 6,75 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione del trend in atto, innescatosi dai minimi dello scorso mese di ottobre in area 5,5 euro, prima verso i 6,70-6,75 euro e successivamente spingersi in direzione della soglia dei 7 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di questi ultimi livelli, aumenterebbe le possibilità per andare a mettere sotto pressione i top del 2022 situati sui 7,25 euro. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio che dovessero riportare i corsi in direzione dei primi supporti di breve situati sui 6,35 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa dell'azione sotto i 6,5 euro, minimi del mese in corso e dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe aprire le porte a delle prese di beneficio con primo obiettivo ribassista situato sui 6,35 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di questi livelli, nei cui pressi troviamo la media mobile a 50 giorni, dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più profonda in direzione dei 6,15-6,10 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo, e successivamente verso i forti supporti situati in area 5,90-5,85 euro. Fondamentale diventerà la tenuta di quest'ultimi sostegni, per evitare una continuazione delle vendite prima verso i 5,75 euro ed in seguito in direzione dei 5,62-5,60 euro. Nel caso in cui questi supporti dovessero essere violati al ribasso, per il titolo Enel aumenterebbero le chance di andare a rivedere i minimi di ottobre posizionati in area 5,5 euro, che rappresentano l'ultimo baluardo per evitare un test sui prossimi sostegni situati sui 5,20-5,15 euro.
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