Inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus è tutto rivolto al dato riguardante l'inflazione USA in arrivo nelle prossime ore. In questo contesto il FTSE Mib ha aperto le contrattazioni a 33.366,09 punti (+0,15%), di poco sotto i 33.400 punti, oltre i quali si dovrebbero avere ulteriori apprezzamenti in direzione dei 33.500-33.600 punti e a seguire i 33.800 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un primo obiettivo a 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti.
Tra le storie da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Assicurazioni Generali, che ha comunicato i conti del 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Generali: nel 2023 tutte le divisioni in crescita
Nelle scorse la compagnia assicurativa italiana ha comunicato i dati dell'anno passato, che sono stati caratterizzati da performance positive in tutti i suoi segmenti, il quale dimostra l’efficace esecuzione della propria strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. Nello specifico nell'anno appena passato il Leone di Trieste ha visto un utile crescere del 14,1% attestandosi a 3,575 miliardi di euro, con i Premi lordi che sono aumentati del 5,6% a 82,5 miliardi di euro. Su questi numeri impatta l'ottima crescita del segmento Danni, che ha visto un aumento del 12%, e della raccolta netta Vita interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia.
Per quanto riguarda il risultato operativo, questo si è portato su livelli record a 6,9 miliardi di euro, in rialzo del 7,9% rispetto al 2022, grazie al contributo positivo di tutti i segmenti, ma in particolare dal segmento Danni. In miglioramento risulta sia il Combined Ratio a 94,0% che il New Business Margin al 5,78%. In questo contesto solida risulta la posizione del capitale con un Solvency Ratio al 222%, rispetto al 221% di dodici mesi prima, grazie alle forte generazione di cassa. In scia a questi numeri il Cda ha proposto un aumento del dividendo nell'ordine del 10,3% a 1,28 euro per azione, confermando in questo modo il focus del Gruppo sulla remunerazione degli azionisti e il raggiungimento del target di dividendi cumulativi 2022-2024.
Infine per quanto riguarda l'outlook Generali conferma i target del suo Piano, con un tasso di crescita annuo dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo superiori agli 8,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022- 2024, per un ammontare tra i 5,2 miliardi e i 5,6 miliardi di euro.
Azioni Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. È stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo Generali che ha chiuso la seduta di ieri sui nuovi massimi di periodo posti in area 22,30 euro. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione del trend primario ascendente, che dovrebbe accompagnare i corsi prima verso i 23 euro ed in seguito in direzione dei 23,60 euro, che rappresentano i top del titolo dall'ottobre del 2008. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio verso i 21,50 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di quest'ultimi supporti potrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più profonda che avrebbe come primo obiettivo i 21 euro e a seguire gli ex massimi dello scorso mese di gennaio in area 20,60 euro, dove transita la media mobile a 50 giorni. Dal punto di vista operativo la violazione di tali supporti, dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione dei 20,30 euro ed in seguito verso la soglia dei 20 euro, ex massimi dello scorso anno. Nel caso in cui quest'ultimi livelli non riuscissero ad arrestare le vendite, aumenterebbero per l'azione le chance di andare a mettere sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi di dicembre del 2022 e che passa in area 19,35-19,40 euro, dove troviamo anche la media mobile di lungo periodo.
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