I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità, anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari europei, il cui focus è rivolto alle parole in arrivo dall'Ecofin da parte di Jerome Powell. Il Presidente della FED potrebbe chiarire quali saranno le prossime mosse della banca americana in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 34.800-34.850 punti, che rappresentano i massimi degli ultimi 16 anni. Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica del nostro mercato, aprendo le porte per ulteriori allunghi prima verso i 35.000 punti e a seguire in direzione dei 35.350-35.350 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con una discesa delle quotazioni sotto l'area dei 34.000 punti.
Tra le storie da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Italgas, che in queste ore ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Italgas: utile dei primi 3 mesi in rialzo del 13,5%
In queste ore Italgas ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno in corso, che hanno confermato il percorso di crescita del Gruppo seguendo la scia del Piano Strategico 2023-2029. Nel corso del trimestre l'utile netto ha visto una crescita del 13,5% a 117,6 milioni di euro, con ricavi in calo del 10,5% a 431,3 milioni di euro. Su quest'ultimi numeri c'è l'impatto della contrazione delle attività di efficienza energetica relative ai Superbonus. Buona la performance nel corso del periodo dell'Ebitda, che ha visto una crescita del 9,6% a 325,7 milioni di euro, mente l'Ebit passa dai 172,5 milioni dello stesso periodo del 2023 agli attuali 192,7 milioni di euro. In decisa crescita è il flusso di cassa che passa dai precedenti 107 milioni di euro agli attuali 342,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli investimenti questi si sono attestati a 160,9 milioni di euro, mentre sono state posate 175 km di condotte di distribuzione del gas, di cui 104 in esercizio e 98 in Grecia. Da sottolineare che nel corso del mese di febbraio sono entrate nel perimetro di consolidamento circa 900 km di condotte relative all’ATEM di Belluno. Nel corso del trimestre è proseguito l'impegno del Gruppo per il miglioramento continuo delle performance ambientali, con una riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 4,0% rispetto al primo trimestre dell'anno passato, grazie al calo dei consumi netti di energia. Ricordiamo infine che nella serata di ieri la società guidata dall'amministratore Delegato Paolo Gallo, ha comunicato l'avvio di un periodo di negoziazione esclusiva per l'acquisto dell'intero capitale di 21 Rete Gas.
Azioni Italgas: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. E' stata una nuova giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Italgas, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 5,385 euro. Nel breve periodo, grazie a tutti gli indicatori di forza impostati al rialzo, le attese sono per un test sui massimi annuali situati in area 5,435 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo, aprendo la porta ad ulteriori apprezzamenti prima in direzione de 5,5 euro ed in seguito verso i top degli ultimi 12 mesi situati 5,70 euro. Nel caso in cui quest'ultime aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le possibilità di nuovi allunghi fin verso i massimi dello scorso anno situati nei pressi della soglia dei 6 euro.
Al contrario solo con una discesa dell'azione sotto i 5,20 euro, minimi della scorsa settimana e livelli dove troviamo la media mobile a 50 giorni, che si avrebbe una fase caratterizzata da prese di beneficio con un primo obiettivo posizionati in area 5,10 euro. Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi supporti, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, per evitare una continuazione della discesa fin verso i minimi del 2024 situati sulla soglia dei 5 euro. L'eventuale violazione di tali sostegni indebolirebbe la struttura grafica, aumentando le possibilità di ulteriori vendite in direzione dei 4,8 euro.
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