Dopo le vendite di ieri in scia al sell-off che ha colpito il settore tecnologico, quella odierna è stata una giornata all'insegna del rimbalzo sui mercati azionari europei, che hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo. Con il focus rivolto alle riunioni di Fed e BCE, le cui decisioni in tema di tassi arriveranno nella serata di domani e nel pomeriggio di giovedì, il FTSE Mib ha invece terminato la seconda seduta dell'ottava in ribasso dello 0,12% a 36.147,06 punti, indebolito dalle vendite che hanno colpito sia il settore bancario che quello industriale.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, con una conferma dei prezzi sopra i 36.000 punti, dovrebbe proseguire il trend rialzista prima verso i 36.300 punti e a seguire in direzione dei 36.500-36.550 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna a Wall Street stanno registrando una decisa performance negativa troviamo Lockheed Martin, dopo che la società statunitense ha comunicato i conti del 4° trimestre 2024 e dell'intero anno passato. Andiamo a leggerli nello specifico.
Lockheed Martin: utile netto in calo nel 2024
Nelle scorse ore Lockheed Martin, colosso a stelle e strisce nel settore aerospaziale e della difesa, ha comunicato i dati dell'ultimo trimestre e dell'intero 2024. Questi sono stati caratterizzati da 1,4 miliardi di perdite nel settore Missili e controllo del fuoco e da un aumento delle spese nell'ordine dei 555 milioni di dollari nella divisione Aeronautica.
In questo contesto, il quarto trimestre ha visto ricavi a 18,6 miliardi di dollari, poco sotto i 18,9 miliardi dello stesso periodo di un anno fa, ma oltre le attese che erano poste a 18,84 miliardi. Per quanto riguarda i vari segmenti quello dell'aeronautica ha visto un aumento del 5,2%, missili e controllo del fuoco del 7,6%, mentre sistemi rotanti/missioni e spazio hanno registrato un calo rispettivamente del 9,6% e 13%.
Nel corso del trimestre l'utile netto è stato di 527 milioni, in calo rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo del 2023. Per quanto riguarda l'utile per azione è stato pari a 2,22 dollari per azione, rispetto ai 7,58 dollari ad azione di dodici mesi prima. In calo anche il free cash flow che si è attestato a 441 milioni di dollari, contro gli 1,7 miliardi di un anno fa.
Dando uno sguardo all'intero 2024, i ricavi sono stati di 71 miliardi di dollari, dai 67,6 miliardi del 2023, mentre l'utile netto è sceso a 5,3 miliardi, dai 6,9 miliardi di dollari del 2023. L'utile per azione passa da 27,55 dollari dell'anno precedente agli attuali 22,31 dollari. Per quanto riguarda il free cash flow del 2024, è stato pari a 5,3 miliardi, contro i 6,2 miliardi di un anno prima.
Con un backlog a 176 miliardi di dollari, la società ha anche fornito un outlook sull'anno in corso, con vendite nette che dovrebbero attestarsi tra 73,75 e 74,75 miliardi, un utile per azione diluito tra 27 e 27,30 dollari e un free cash flow tra 6,6 e 6,8 miliardi di dollari.
Azioni Lockheed Martin: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportare le azioni Lockheed Martin a Wall Street. Con volumi in accelerazione rispetto alle precedenti giornate, è una seduta al momento in deciso ribasso per il titolo, con i prezzi che scendono in area 465$.
Il movimento odierno che va a riattivare il trend ribassista innescatosi dai massimi dello scorso mese di ottobre, non solo spinge le quotazioni sotto i 471 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, ma avvicina le azioni ai forti sostegni e minimi degli ultimi 5 mesi situati sui 461-460,5 dollari. L'eventuale violazione di questi ultimi livelli andrebbe a indebolire la struttura grafica di fondo, aprendo le porte a ulteriori ribassi prima in direzione dei 450 dollari e successivamente verso i 435 dollari.
Al contrario la ripresa dei 471 dollari dovrebbe porre le basi a un rimbalzo delle quotazioni, con un primo obiettivo i 490-495 dollari, dove riprenderebbe la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2023 e congiunge quelli toccati nel febbraio dello scorso anni, e in seguito i massimi dell'ultimo mese situati sui 505 dollari. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali darebbe forza al recupero, con un prossimi target i 515 dollari, dove transita la media mobile di lungo periodo, e in seguito i 530 dollari.
Sarà solo lasciandosi alle spalle queste ultime aree che si avrebbe un deciso rafforzamento del quadro grafico, con ulteriori apprezzamenti in direzione dei 540 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 25 novembre, ed in seguito i 545 dollari.
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