Tornano gli acquisti sui mercati azionari del Vecchio Continente che, dopo la debolezza della seduta di ieri, chiudono la quarta seduta della settimana in generale territorio positivo. Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse della banche centrali, in tema di taglio dei tassi di interesse, il FTSE Mib chiude le contrattazioni nei pressi dei 31.100 punti.
Nel breve periodo le attese sono per un test dei 31.200 punti e a seguire i 31.500-31.600 punti. Al contrario un ritorno del mercato sotto i 31.000 punti, potrebbe far ritornare le vendite in direzione dei 30.800-30.750 punti e successivamente verso i 30.600 punti, che rappresenta la parte alta dell'ex trading range.
Tra le storie che hanno caratterizzato la seduta odierna a Piazza Affari troviamo Banca Mediolanum, che in giornata ha comunicato i conti del 2023. Andiamo a leggerli nello specifico.
Banca Mediolanum: utile record nel 2023
In mattina il Cda di Banca Mediolanum ha approvato i conti dell'anno passato, che hanno confermato il trend di crescita grazie ad un modello di business ampiamente diversificato e fedelmente in linea con la consueta strategia di consulenza omnicomprensiva al cliente. Nello specifico il 2023 ha visto un utile netto record che si è attestato a 822 milioni di euro, in rialzo del 62% rispetto all'anno precedente. Nel corso dell'anno passato il margine di contribuzione è aumentato del 30% attestandosi a 1,77 miliardi di euro, mentre il margine operativo è cresciuto del 49% a 987,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda le commissioni nette queste hanno raggiunto gli 1,03 miliardi di euro, risultando in aumento del 6% in scia al positivo andamento dei mercati e del significativo contributo della raccolta netta gestita. Ottima la performance del margine da interessi che è aumentato dell'85% a 752,4 milioni di euro, mentre il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto i 118,07 miliardi di euro, risultando in aumento del 14% rispetto al 2022.
Durante l'anno passato gli impieghi alla clientela retail del Gruppo si attestano a 17,03 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda l’incidenza dei Crediti deteriorati netti sul totale crediti del Gruppo è pari allo 0,79%, mentre il Cet1 Ratio al 31 dicembre 2023 risulta pari al 22,3%, livello che rappresenta un'eccellenza nel panorama del Vecchio Continente.
Per quanto riguarda i risultati commerciali si sono attestati a 10,28 miliardi di euro, con una raccolta netta totale che è stata positiva per 7,3 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al 2022, mentre la raccolta netta gestita ha visto un calo del 33% a 4,01 miliardi di euro. Ricordiamo inche che il Consiglio d’Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti un saldo dividendo di 0,42 europer azione. Considerando l’acconto di 0,28 distribuito lo scorso mese di novembre, il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2023 ammonta a € 0,70 per azione, che rappresenta il 40% in più rispetto al 2022.
Banca Mediolanum: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si è mossa l'azione oggi a Piazza Affari. Con volumi in aumento rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegnad degli acquisti per il titolo Banca Mediolanum con le quotazioni che, proseguendo il trend rialzista di fondo, si portano sui massimi di periodo in area 9,70 euro. Nel breve termine una conferma dei prezzi sopra gli ex massimi del 2023 posti sui 9,5 euro, dovrebbero far proseguire il movimento in atto che avrebbe come prossimo obiettivo l'area dei 9,9 euro.
Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali, che rappresentano i massimi degli ultimi 22 anni, che si avrebbe un ulteriore rafforzamento della struttura grafica con possibili nuovi rialzi fin verso i 10,5 euro e a seguire gli 11 euro, livelli che non si vedono dalla fine del 2001. In questo contesto eventuali correzioni fin verso i 9,25 euro, dove troviamo sia l'indicatore giornaliero del Supertrend che la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di ottobre, verrebbe lette come delle buy opportunity.
Al contrario la perdita di quest'ultimi livelli dovrebbe aprire la porta ad una fase discendente più corposa, con un primo obiettivo situato sugli ex massimi dello scorso mese di agosto posti sugli 8,80 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati si avrebbe una continuazione delle vendite prima verso gli 8,5 euro e successivamente in direzione della media mobile di lungo periodo che transita sugli 8,35 euro. Fondamentale nel caso diventerà la tenuta di quest'ultimi livelli per evitare un ritorno del titolo verso la soglia degli 8 euro.
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