Non si arresta il sentiment positivo sui mercati azionari del Vecchio Continente che, nelle speranze di Banche centrali oramai al capolinea per quanto riguarda i tassi di interesse, chiudono la terza seduta della settimana in territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib termina le contrattazioni nei pressi dei 29.500 punti, avvicinandosi in questo modo ai massimi degli ultimi 15 anni, toccati lo scorso mese di luglio, in area 29.700-29.750 punti. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree resistenziali, andrebbe a migliorare ulteriormente la struttura grafica del nostro mercato con possibili ulteriori allunghi in direzione della soglia dei 30.000 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero con una discesa dei prezzi sotto i 28500 punti, con primi obiettivi i 28.300 e successivamente i 28.000 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la seduta odierna a Piazza Affari troviamo Saipem, dopo le notizie arrivate dalla Guyana. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Saipem: parte il giacimento di Payara
In queste ore Saipem ha comunicato di aver raggiunto un nuovo e importante traguardo di progetto, inaugurato nel 2020, contribuendo all’avviamento della produzione nel giacimento di olio di Payara, situato nell’offshore della Guyana. Questa operazione è gestita da un consorzio formato da ExxonMobil, Hess e CNOOC.
Nello specifico l'azienda guidata da Alessandro Puliti ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del progetto, occupandosi non solo di ingegneria e approvvigionamento, ma anche della fabbricazione e installazione delle strutture sottomarine. L’azienda ha installato oltre 130 km di condotte rigide di grosso spessore, immerse a circa 2000 metri di profondità sottomarina. Per la realizzazione dei lavori Saipem ha utilizzato alcune delle sue migliori navi come la Constellation e la FDS2.
Ricordiamo che per la controllata di Eni la presenza nel Paese non è una novità, in quanto in passato ha partecipato allo sviluppo delle prime due fasi del progetto Liza e all’avvio del progetto Yellowtail. Saipem in quel caso aveva utilizzato la propria Fabrication Facility di Georgetown in Guyana per la fabbricazione di 48 ponti rigidi, assicurando in questo modo un’importante attività locale e potenziando l’investimento sostenibile nel Paese.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime sedute. È stata una giornata all'insegna degli acquisti questa odierna per il titolo Saipem, con le quotazioni che si sono spinte fin verso gli 1,48 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione del recupero, innescatosi all'inizio di questa ottava, prima in direzione dei massimi del mese in corso situati sulla soglia degli 1,50 euro, nelle cui vicinanze troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente verso gli 1,59 euro. Tali livelli rappresentano l'ultimo ostacolo prima di andare a mettere sotto pressione i massimi annuali situati sugli 1,65 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di queste aree resistenziali, andrebbe a rafforzare la sua struttura grafica con target ambiziosi situati fin verso la soglia dei 2 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto il 13 luglio dello scorso anno.
Al contrario la discesa dei prezzi sotto gli 1,4 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo, andrebbe a spingere velocemente il titolo in direzione dei minimi degli ultimi mesi situati in area 1,35 euro. Nel caso in cui si dovesse assistere ad una violazione di questi sostegni, si avrebbe una fase correttiva più profonda con primi obiettivi gli 1,3 euro e successivamente gli 1,21 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto il 29 giugno scorso. Nel caso in cui si dovesse realizzare questa view, la perdita di tali sostegni proietterebbe i corsi sui minimi annuali posto nelle vicinanze degli 1,13 euro.
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