Ad agosto US Steel è stata tra le società più chiacchierate a Wall Street grazie ai numerosi pretendenti che hanno provato ad approcciare il management per finalizzare un'integrazione che cambierebbe i pesi del mercato dell'acciaio USA. Alcuni pretendenti, come Esmark, hanno fatto un passo indietro, altri, come Cleveland-Cliffs, permangono in gioco.
I vertici di US Steel non avevano in agenda di procedere alla vendita della società e hanno continuato a lavorare sodo per migliorare la redditività e le prospettive dell'azienda. Obiettivo che guardando alle previsioni rilasciate ieri sembrano essere state centrate
US Steel: utile trimestrale positivo con aumento prezzi e riduzione costi
A pochi giorni dal termine del terzo trimestre 2023, il management di US Steel ha rilasciato alcune indicazioni sull'andamento del business nel periodo luglio-settembre. Grazie al calo dei costi delle materie prime e all'aumento dei prezzi dei prodotti laminati piatti, il produttore d'acciao fondato nel 1901 da J.P. Morgan e Elbert H. Gary ha previsto un utile per azione rettificato tra 1,10 e 1,15 dollari. Si tratta di un 10% meglio del consensus di Wall Street, con gli analisti che secondo i dati elaborati da LSEG in media stimano un risultato di 1,01 dollari per azione. Le previsioni rilasciate da US Steel includono l'impatto dello sciopero degli United Auto Workers, arrivato al quarto giorno.
Azioni US Steel: il quadro tecnico
Se a livello di business US Steel appare ben impostata, come è il quadro grafico del titolo quotato a Wall Street? Andiamo a vederlo. La giornata che ha cambiato le sorti di breve/medio termine per le azioni US Steel è stata quella del 14 agosto scorso. In un momento in cui il titolo sembrava impostato al ribasso, con prospettive di ritorno sui minimi 2022, è esploso l'interesse di diversi compratori. Oltre ai già citati, non va dimenticato come alla finestra rimanga ArcelorMittal. Il secondo produttore di acciaio al mondo starebbe valutando una potenziale offerta.
L'apertura in ampio gap rialzista delle quotazioni del 14 agosto hanno consentito al titolo di riagguantare da qualche settimana la soglia psicologica dei 30 dollari. Ieri la chiusura delle contrattazioni è avvenuta a 30,53 dollari. Ed è proprio la candela del 14 agosto a fornire due indicazioni molto importanti: la violazione dei minimi di quel giorno, a 28,05 dollari, aprirebbe la strada alla chiusura del gap rialzista. Questo avverebbe a 24,65 dollari. Accelerazioni sopra i top a 32,52 dollari aprirebbero invece la strada a una prosecuzione dei rialzi
Dopo la forte volatilità dei primi giorni, da qualche settimana il titolo appare tuttavia ingabbiato in una sorta di trading range. La contrazione della volatilità sembra anticipare un imminente movimento al rialzo o al ribasso. La stessa indicazione viene dalla figura triangolare in cui sono inserite le quotazioni. La linea di tendenza inferiore della figura è ottenuta con i low del 15 e 28 agosto, quella superiore con i top del 21 e 23 agosto. Entrambe le trendline sono state testate negli ultimi giorni.
Se in ottica rialzista chiusure sopra i 31,39 dollari darebbero un input rialzista che permetterebbe di entrare a questi livelli per strategie long aventi stop sotto i 29,80 dollari e target a 34,80 e 38,10 dollari, in ottica ribassista andrebbero chiusure sotto i 29,80 dollari. In questo secondo caso strategie short si potrebbero considerare a 30 dollari, con stop a 31,60 e target a 26,80 e 24,30 dollari.
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