Il rallentamento della manifattura sia europea che statunitense indebolice i principali mercati azionari del Vecchio Continente, che chiudono la seduta in generale territorio negativo anche se in recupero dai minimi intra. In questo contesto il Ftse Mib termina le contrattazioni in area 29.400 punti, confermando sempre il suo trend rialzista con prossimi obiettivi situati sulla soglia psicologica dei 30.000 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa delle quotazioni sotto i 28.000 punti e primi target ribassisti in area 27.500 punti. Tra i titoli che a Milano hanno fatto registrare una delle peggiori performance troviamo Banca Mediolanum, che in mattinata ha comunicato i dati del primo semestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Banca Mediolanum: +51% utile netto primo semestre
Il buon andamento dei mercati finanziari nei primi sei mesi dell'anno in corso hanno avuto un impatto sui conti di Banca Mediolanum, che chiude i primi sei mesi con numeri in aumento. Nello specifico nel periodo gennaio-giugno l'utile netto ha visto una crescita del 51% a 363,3 milioni di euro, con una raccolta netta che si è portata sui 4,7 miliardi di euro. Nel periodo in corso il patrimonio amministrato ha registrato una crescita del 9% rispetto a fine 2022, attestandosi a 112,7 miliardi di euro. Nello specifico da segnalare l'impatto del margine di interesse che è più che raddoppiato a 347,3 milioni di euro grazie al forte aumento dei tassi. Segnali positivi giungono anche dal margine operativo che, portandosi a 464 milioni, ha visto una crescita del 47% rispetto a 12 mesi fa. Ottima risulta la stabilità della banca con un Cet1 Ratio che si attesta al 21,5%.
Con una raccolta netta gestita che nel periodo in corso ha visto un calo del 31% a 2,16 miliardi di euro, i crediti erogati hanno segnato un calo del 12% attestandosi a 1,68 miliardi. Infine per quanto riguarda i Family Banker si assiste ad un aumento del 2% a 6.169 unità, mentre il totale dei clienti supera gli 1,75 milioni, risultando in crescita del 4% rispetto a dicembre dello scorso anno. Andiamo ora a vedere la reazione del titolo nella seduta odierna.
Azioni Banca Mediolanum: analisi tecnica e strategie operative
È stato il classico "sell on news" quello odierno sul titolo Banca Mediolanum con i prezzi che, accompagnati da volumi tripli rispetto alla media giornaliera mensile, scendono in direzione degli 8,55 euro. Nel breve termine diventa fondamentale la tenuta di questi livelli, dove troviamo l'indicatore del Supertrend, per evitare una prosecuzione delle vendite verso gli 8,25 euro, nei cui pressi transita la media mobile di lungo periodo, e a seguire i minimi degli ultimi due mesi nei pressi dei 7,85 euro. Nel caso in cui questi sostegni non riuscissero ad arrestare le vendite, si aprirebbero le porte per un ritorno delle quotazioni verso i minimi dello scorso mese di marzo in area 7,52-7,55 euro.
Al contrario la tenuta degli 8,55 euro dovrebbe far ripartire gli acquisti sull'azione, con primi obiettivi i massimi di ieri situati nei pressi degli 8,90 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di quest'ultime resistenze andrebbero a rafforzare quell'ultima gamba rialzista partita sul finire dello scorso mese di giugno prima in direzione dei 9 euro e successivamente verso i massimi del 2023 in area 9,40-9,45 euro. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, aumenterebbero le possibilità di ulteriori e nuovi allunghi in direzione dei massimi del 2021 situati sotto la soglia dei 10 euro.
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