La settimana della FED è arrivata. Rappresenta il momento cruciale atteso dal mercato per capire l’evoluzione dei tassi USA nei prossimi mesi. Pur con un’inflazione in calo, nell’ultimo periodo il mercato ha iniziato a considerare lo slittamento del primo taglio dei tassi in scia a dati macro che mostrano un’economia USA più resiliente del previsto. Con gli indici ai massimi è difficile pensare che Powell possa procedere a una prima sforbiciata prima di giugno. Il CME FedWatch Tool mostra che il 55,3% degli analisti si aspetta un taglio a giugno.
Anche le parole dei banchieri centrali europei dell’ultima settimana sembrano aver preparato a un taglio dei tassi BCE nello stesso mese. Rehn ha confessato che il dialogo su questo tema è iniziato, Knot ha indicato in almeno 3 le sforbiciate che si potrebbero vedere nel 2024. Se il duo irlandese Lane e Makhlouf si è detto a favore di un abbassamento dei tassi a metà anno, il nuovo monito lanciato da Buch sul settore immobiliare commerciale fa riflettere alla luce della crisi di Vonovia.
Il presidente del Consiglio di vigilanza della BCE ha evidenziato come i NPL del comparto siano sopra la media delle altre tipologie di prestiti. La storia insegna che il settore immobiliare è capace di avere profonde ripercussioni sull’economia e questo potrebbe rendere più colombe i banchieri centrali europei.
Meeting della Fed ma non solo
Tutti in attesa del meeting della Federal Reserve in calendario martedì e mercoledì. Scontata la conferma dei tassi all’attuale livello (5,25-5,5%), gli operatori sono in trepidante attesa di indicazioni su quelle che saranno le future mosse dell’istituto. Il CME FedWatch Tool prezza, con una probabilità del 93,8%, tassi fermi anche nel meeting di maggio mentre nel caso di giugno la percentuale si riduce drasticamente. Le ultime indicazioni relative l’andamento dei prezzi non sono piaciute troppo agli operatori, sia l’inflazione che i prezzi alla produzione hanno fatto segnare incrementi maggiori delle stime, che a questo punto iniziano a scommettere sulla possibilità che la tanto agognata riduzione dei tassi slitti al mese di luglio.
Ma, come detto, la settimana che inizia oggi non sarà solo quella della Fed: per quanto riguarda la prima economia, domani focus sui numeri relativi a nuovi cantieri e permessi di costruzione mentre giovedì arriveranno i dati preliminari di marzo relativi al sentiment dei direttori degli acquisti del manifatturiero e dei servizi.
Lo stesso giorno S&P Global diffonderà anche i corrispondenti indici di Eurolandia, che domani sarà sotto i riflettori per i numeri finali sui prezzi al consumo, martedì per l’indice tedesco ZEW, mercoledì per l’intervento di Christine Lagarde e venerdì per l’indice IFO. Ma attenzione anche alle notizie in arrivo dall’Asia con la produzione e le vendite al dettaglio cinesi di lunedì, il meeting della Bank of Japan di martedì, i tassi sui prestiti cinesi di mercoledì e l’inflazione giapponese di venerdì.
A questo link è possibile leggere tutta la Weekly Note di Vontobel