La buona chiusura di Wall Street nella seduta di ieri, in scia alle rassicurazioni di Powell di un'inflazione in discesa, impatta sui futures del Vecchio Continente che anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui listini europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 27.250-27.300 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi verso i 27.500-27.550 punti.
Al ribasso eventuali fasi correttive che riportassero i prezzi fin verso i 26.000-26.200 punti verrebbero lette come delle normali prese di beneficio che non andrebbero a modificare il trend rialzista in atto. Tra i titoli che potrebbero registrare variazioni importanti troviamo Banco BPM, che ha comunicato i dati riguardanti l'anno appena passato.
Banco BPM: i dati finanziari del 2022
Nonostante il difficile quadro macroeconomico, Banco BPM chiude un 2022 all'insegna dei record e con tutti gli indicatori in aumento rispetto all'anno precedente. L'utile netto si attesta a 703 milioni di euro, in aumento del 24,8% rispetto al 2021. Il dato adjusted sale a 886 milioni di euro, un record per l'istituto milanese. In questo contesto l'EPS batte le attese e si porta dagli 0,38 euro di un anno prima agli attuali 0,46 euro. Grazie ad un'attenta gestione dei costi il cost/income ratio è pari al 54,0%, in miglioramento rispetto al 55,8% che si era registrato nel 2021.
Numeri positivi giungono dai ricavi che si attestano a 4,7 miliardi di euro, in aumento del 4,6% se confrontati ai 12 mesi precedenti, mentre il margine di interesse risulta in salita del 13,4% a 2,314 miliardi di euro. In aumento anche il dividendo che passa dagli 0,19 euro del 2021 agli attuali 0,23 euro. Il risultato lordo dell’operatività corrente passa dai 921 milioni di euro agli attuali 1,31 miliardi di euro, registrando una crescita del 42,4%.
Nel corso del 2022 è proseguita la riduzione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,2%, portando il totale dai 6,4 miliardi di euro di fine 2021 agli attuali 4,8 miliardi di euro. In questo contesto si conferma solida la posizione patrimoniale con un CET 1 ratio al 13,3%.
Il 4° trimestre ha visto un utile di 209,9 milioni di euro, in aumento del 93% rispetto al trimestre precedente, mentre il risultato lordo dell'operatività si attesta a 332,7 milioni di euro. Per il 2023, la banca guidata da Giuseppe Castagna vede un utile per azione salire agli 0,6 euro rispetto agli 0,49 euro previsti nel piano strategico, con quest'ultimo che entro fine anno potrebbe essere rivisto al rialzo. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce sull'azione lo studio del grafico.
Azione Banco Bpm: analisi tecnica e strategie operative
Il canale rialzista innescatosi sul titolo Banco BPM dai minimi di luglio 2022 in area 2,20-2,25 euro, si è rafforzato negli ultimi 2 mesi con le quotazioni che prima hanno superato i top di giugno in area 3,3 euro e successivamente i massimi del 2022 situati sui 3,75 euro. Con volumi in aumento ed una forza relativa in decisa accelerazione, i prezzi si sono portati nelle ultime giornate in area 4,30 euro, andando a rafforzare un grafico che guarda i prossimi obiettivi situati sui 4,5 euro e successivamente la soglia dei 5 euro, che non si vede dal 2016. In questo contesto eventuali correzioni verso i 3,90-3,75 euro, verrebbero lette come potenziali occasioni di acquisto e sarebbero anche utili per scaricare gli eccessi raggiunti da molti indicatori con il rally delle ultime ottave.
Al ribasso segnali di prima debolezza si avrebbero solo con un ritorno dei corsi sotto i massimi del 2022 sui 3,75 euro. L'eventuale discesa aprirebbe la strada ad una fase correttiva, con primi obiettivi i 3,55 euro e successivamente i 3,4 euro, top di novembre 2022. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere rotti, si avrebbe una correzione più marcata con target fin verso l'area dei 3,10 euro.
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