La banca spagnola BBVA ha comunicato che l'utile netto del primo trimestre è aumentato del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+38% a tassi di cambio costanti), grazie alla solida performance in Messico e Spagna. L’istituto ha registrato un utile netto di 2,2 miliardi di euro nel periodo tra gennaio e marzo, superiore ai 2,06 miliardi di euro attesi dagli analisti.
L'utile netto in Messico, il mercato principale della banca, è aumentato del 12,6% su base annua nel periodo, mentre in Spagna è cresciuto del 36,5% a/a. A livello di gruppo, il margine d'interesse, ovvero i guadagni sui prestiti al netto dei costi dei depositi, è aumentato del 15% a/a a 6,51 miliardi di euro nel trimestre, oltre le previsioni medie degli analisti fissate a 6,42 miliardi di euro.
Su base sequenziale, il margine d'interesse è aumentato del 24%, mentre i tassi di interesse nell’Eurozona sono rimasti più alti del previsto. Le commissioni nette hanno registrato un aumento su base annua del 37%, a 1.887 milioni di euro, grazie ai mezzi di pagamento e gestione patrimoniale. Spicca il contributo di Turchia e Messico in questa linea.
Il CET1 ratio fully loaded alla fine del primo trimestre era al 12,82%, 15 punti base in più rispetto a dicembre 2023. Di conseguenza, BBVA continua a mantenere un ampio buffer rispetto al requisito CET1 consolidato (attualmente pari al 9,10%) e all'intervallo fissato dal Gruppo come obiettivo (11,5%-12%). Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni BBVA: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di BBVA è evidentemente impostato al rialzo, in particolare dai minimi registrati a metà luglio 2022 in area 4 euro. Con il recupero registrato nelle ultime settimane da area 9,90 euro, i prezzi hanno raggiunto l’area di resistenza a 11,28 euro evidenziando un segnale di inversione ribassista.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase ribassista fino a fine maggio, dopo la quale si potrebbe assistere a un recupero nella prima decade di giugno e una nuova fase di debolezza che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di luglio.
In caso di ritracciamento quindi, eventuali segnali di forza presso l’area di sostegno a 10 euro potrebbero essere sfruttati per strategie di matrice rialzista con primo obiettivo di profitto a 10,70 euro e target più ambizioso in area 11,28 euro.
Il quadro tecnico attualmente favorevole ai compratori verrebbe compromesso nel breve termine con la violazione dei 9,8 euro, mossa che potrebbe trasportare i corsi verso la successiva area di concentrazione di domanda a 9,16 euro.
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