Il grande dilemma che in questo momento investe chi opera nei titoli tecnologici è se questa correzione che hanno avuto negli ultimi tempi sia un fattore di passaggio fisiologico dopo il grande rally che dura da anni, oppure se la corsa sia giunta al capolinea.
Prendendo per buono il fatto che ciò che ha generato lo short selling sia stato dettato dall'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA decennali, ora che questi ultimi sono tornati a livelli più normali le azioni growth dovrebbero tornare a salire. In verità le cose non sono così semplici. È ancora necessario capire quanta attesa inflazionistica sia incorporata nei prezzi, perché la curva dei tassi dipende soprattutto da quello in questo momento.
E inoltre bisogna seguire passo passo le mosse della FED, cercando di comprendere fino a quando la Banca Centrale USA sarà in grado di assicurare il mercato sulla politica monetaria estremamente generosa. Sullo sfondo vi è sempre l'andamento dell'economia, o meglio della ripresa economica. Se i vaccini fanno il loro lavoro con la tempistica che i Governi hanno in mente, entro quest'anno si potrà materializzare la svolta tanto attesa.
Wall Street: 5 azioni tecnologiche da comprare
In base a questo ragionamento, i titoli ciclici potrebbero spumeggiare al cospetto di quelli legati alla crescita. Tuttavia, dare per defunti assets che si riferiscono a business del futuro sembra un po' eccessivo. Per questa ragione forse una buona strategia è quella di approfittare dei cali di prezzo per accumulare nell'attesa che le azioni tech riprendano la marcia trionfale verso nuovi obiettivi. Ne abbiamo individuate 5, come di seguito illustrato.
Amazon
Dal suo massimo storico raggiunto a settembre 2020, il titolo ha perso più del 12% e in questo frangente stenta a risalire. La crescita è stata costante negli ultimi 5 anni quindi ci sta che, viste le quotazioni molto alte, il mercato si prenda una pausa di riflessione. Tuttavia l'azienda continua a macinare utili, che quest'anno il consensus stima saranno intorno al 14%. Inoltre le casse societarie sono fornite di liquidità in abbondanza e Amazon prosegue nei suoi progetti di espansione.
Nvidia
Il mese scorso il produttore di processi grafici ha raggiunto il suo massimo storico in Borsa a 614,90 dollari, prima di arretrare di 95 punti. Da un anno la corsa delle azioni è sfrenata e il guadagno sfiora il 100%. Le previsioni per i prossimi 3 anni sono di un EPS del 32% nel 2021 e di oltre il 12% nel 2022 e 2023.
Netflix
La società di intrattenimento in streaming ha beneficiato del lockdown durante la pandemia con crescita azionaria su base annua del 44% circa. La ripresa della vita normale probabilmente non vedrà lo stesso afflusso di utenza, ma l'azienda continuerà a produrre risultati positivi. Gli analisti stimano un EPS per il 2021 del 62% e per il 2022 del 32%.
Advanced Micro Devices
L'azienda produttrice di semiconduttori ha subito un calo di quasi il 20% dal suo massimo storico di inizio anno. Dalla sua ha però la carenza di chip a livello mondiale che renderà squilibrato il mercato della domanda e dell'offerta. L'utile per azione è stimato in crescita del 52% nel 2021 e del 27% nel 2022.
DocuSign
La società di dispositivi elettronici viene da giorni di vendite delle azioni a Wall Street, dopo però che il titolo ha piazzato un +164% nell'ultimo anno. Per il 2021 e il 2022 gli analisti hanno previsto un EPS rispettivamente del 54% e del 56%.