I futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di settimana in leggero ribasso. Il focus degli operatori sarà rivolto alla Fed e alla BCE, che in settimana comunicheranno le prossime mosse in tema di rialzo dei tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver chiuso l'ultima ottava in guadano del 2,53%, dovrebbe aprire le contrattazioni in area 26.400 punti confermando il trend rialzista innescatosi il 13 ottobre 2022.
Dal punto di vista operativo, una conferma dei prezzi sopra i 26.000 punti, dovrebbe far proseguire questo movimento in direzione dei prossimi obiettivi situati sui 27.000 punti. Al ribasso primi segnali di debolezza si avrebbero solo con discese sotto i minimi delle ultime due settimane sui 25.600 punti.Tra i titoli da seguire a Milano troviamo ENI, dopo un importante accordo importante raggiunto in Libia, andiamo a vedere di cosa si tratta.
Eni: in Libia accordo storico da 8 miliardi di euro
Durante l'ultimo weekend, ENI e National Oil Corporation, compagnia petrolifera nazionale libica, hanno siglato un accordo per avviare lo sviluppo delle Strutture A&E. Questo è un progetto strategico il cui obiettivo è quello di aumentare la produzione di gas per rifornire il mercato interno della Libia, si parla di quasi 160 milioni di barili al giormo, e di garantire anche l’esportazione di volumi verso l' Europa.
L'investimento complessivo, vicino agli 8 miliardi di dollari, dovrebbe consentire di effettuare importanti investimenti nel settore energetico libico, contribuendo allo sviluppo e alla creazione di lavoro nel Paese e rafforzando al tempo stesso la posizione del Cane a sei zampe come primo operatore presente nel territorio.
Nel dettaglio Strutture A&E è il primo grande progetto ad essere sviluppato in Libia negli ultimi 22 anni e consiste in due giacimenti a gas, chiamati rispettivamente Struttura A e Struttura E, posizionati nell’area contrattuale D, al largo della Libia. La produzione di gas inizierà nel 2026 e a regime raggiungerà un massimo di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno.
La produzione sarà assicurata attraverso due piattaforme principali collegate agli impianti di trattamento esistenti presso il complesso di Mellitah. Il progetto prevede infine la costruzione di un impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica a Mellitah, che consentirà una significativa riduzione dell'impronta carbonica complessiva, in linea con la strategia di decarbonizzazione della società guidata da Claudio Descalzi, che prevede una neutralità carbonica al 2050. Andiamo ora a vedere l'impostazione dell'azione per le prossime sedute.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Con una forza relativa in discesa nelle ultime sedute, la settimana appena passata è stata all'insegna della debolezza per il titolo ENI, con i prezzi che hanno chiuso in area 14,29 euro. Se l'impostazione di fondo rimane sempre al rialzo, nel breve per avere un segnale di ripresa del trend primario l'azione dovrebbe spingersi oltre le forti resistenze posizionate in area 14,55-14,60 euro, massimi del 2022. L'eventuale superamento di queste aree aprirebbe le porte a nuovi acquisti, spingendo i corsi in direzione dei 15 euro e successivamente verso i top del 2019 sulla soglia dei 16 euro. Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del trend primario, con possibile allunghi sui 16,90 euro
Al ribasso sono da monitorare i primi supporti e minimi dell'ultima ottava in area 13,90 euro. Sotto questi livelli si avrebbe velocemente un test nei pressi dei 13,85 euro, dove transitano sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore giornaliero del Supertrend, e a seguire i 13,30-13,40 euro. L'eventuale perdita di questi sostegni andrebbe ad indebolire il trend primario con una prosecuzione delle vendite in direzione dei minimi di dicembre 2022 situati sui 12,80 euro.
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