Continua il trend rialzista di ENI sostenuto anche dai giudizi positivi degli analisti. Da inizio anno, le azioni del Cane a sei zampe hanno segnato un rialzo di circa il 36% e al momento stazionano in prossimità dei livelli che si vedevano da febbraio 2020.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs il trend positivo è destinato a continuare, in scia al forte rimbalzo del prezzo del petrolio e del gas. La banca d’affari americana ha aumentato il target price, portandolo a 15 euro dai 13,50 euro della precedente indicazione, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 33% rispetto alle attuali quotazioni a Piazza Affari.
Nell’ambito di un report dedicato alle big oil, Goldman ha affermato di attendersi che i conti del terzo trimestre rafforzeranno il forte slancio positivo degli utili, tanto che gli analisti mantengono stime di EPS per l’anno in corso e per il 2022 del 12%-42% più elevate del consenso di Bloomberg.
La scommessa di Goldman Sachs su ENI tiene conto anche del fatto che il titolo offrirà uno dei dividend yield più alti per gli azionisti nel settore europeo nel 2022. Nel dettaglio, il gruppo offrirà un rendimento del 7,9% in dividendi.
Goldman Sachs non è la sola a puntare sul titolo. JP Morgan lo scorso 23 settembre ha comunicato il nuovo target price a 15,5 euro (rating buy). Il rating buy è stato confermato da Deutsche Bank (target price 12,8 euro), Kepler Cheuvreux (14,5 euro) e Bernestein che, a fronte di una raccomandazione “sell” hanno emesso un target price di 13 euro, comunque superiore ai livelli attuali.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di ENI appare positivo nel breve-medio periodo. Se si osserva il timeframe giornaliero si può notare che i corsi rimangono all’interno di un pattern di massimi e minimi crescenti che ha portato le quotazioni oltre la soglia psicologica di 11 euro per azione.
Considerando l’attuale quadro grafico, si potrebbero implementare strategie di matrice long nel caso dovesse verificarsi un movimento correttivo verso i supporti statici di breve. Nel dettaglio, segnali di forza in area 10,80 euro potrebbero essere sfruttati in ottica rialzista con primo obiettivo a 12 euro e target più ambizioso a 13 euro.
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