Nel giorno in cui dinanzi alla Camera USA Jerome Powell conferma che la Federal Reserve è pronta ad alzare ancora i tassi di interesse, i principali mercati azionari tornano ad indebolirsi. In questo contesto fa meglio il FTSE Mib che, grazie agli acquisti presenti sul settore bancario, riesce a mantenersi sopra i supporti situati in area 27.500 punti.
Come abbiamo più volte scritto in questi giorni, sarà fondamentale la tenuta di questi ultimi livelli per evitare una prosecuzione delle prese di beneficio verso i 27.300-27.200 punti e a seguire i 27.000 punti. Al contrario segnali di forza si avrebbero con il superamento delle prime resistenze situate in area 27.750 punti e successivamente un test sui massimi degli ultimi 17 mesi posti sulla soglia dei 28.000 punti. Tra i titoli che a Milano fanno registrare una performance positiva troviamo ENI, vediamo i motivi.
ENI: EIP interessata ad una quota di Plenitude?
Secondo i rumors delle ultime ore, ENI potrebbe essere in trattativa con il gestore patrimoniale elvetico Energy Infrastructure Partners per la vendita di una quota di minoranza del gruppo energetico Plenitude. Dobbiamo segnalare che la società guidata da Claudio Descalzi, dopo il fallimento delle trattative con la norvegese HitecVision, è da qualche settimana in colloqui con diversi potenziali investitori per vendere una fetta tra il 5% e 15% della controllata, rendendo più agevole un potenziale processo di quotazione. Ricordiamo che questa era stata sospesa lo scorso anno per le condizioni avverse presenti sul mercato. Una vendita della società che si occupa di energie rinnovabili potrebbe fruttare fino a 6 miliardi di euro.
Ricordiamo che nel 1° trimestre 2023 Plenitude ha incrementato la sua capacità rinnovabile a 2,3 GW e sta procedendo per raggiungere un obiettivo annuo superiore ai 3 GW. Sempre nel corsi dei primi tre mesi del 2023, l'azienda ha visto un EBIT adjusted a 0,19 miliardi di euro ed un EBITDA adjusted di 0,23 miliardi di euro. Al di fuori delle trattative su Plenitude dobbiamo segnalare che nelle ultime ore ENI sarebbe vicina a concludere l'accordo per l'acquisizione di Neptune Energy per un valore vicino ai 5 miliardi di dollari. Si tratterebbe di uno dei processi di M&A più importanti degli ultimi anni.
Azioni ENI: analisi tecnica e strategie operative
Giornata all'insegna degli acquisti questa odierna per il titolo ENI, con i prezzi che sono tornati oltre la soglia dei 13 euro. Dal punto di vista operativo questo livello non è banale in quanto riportebbe i corsi sopra la trendline discendente che parte dai massimi di aprile 2023, arrestandando la debolezza che ha contrassegnato le ultime ottave e aprendole porte ad un importante recupero.
Nel caso ci fosse una conferma sopra questi livelli, dovremmo assistere ad un rimbalzo dell'azione verso 13,25-13,40 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 e a 200 giorni. L'eventuale superamento di resistenze spingerebbe i prezzi a mettere sotto pressione i 13,50 euro, dove transita il Supertrend daily, e successivamente i massimi degli ultimi 4 mesi situati sui 14 euro.
Al contrario una discesa sotto i 12,80 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre 2022, farebbe proseguire le vendite verso i 12,50 euro ed in seguito sui minimi di marzo situati sulla soglia dei 12 euro. Nel caso in cui questi ultimi livelli dovessero essere violati, si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico con nuovi obiettivi nei pressi degli 11,70 euro.
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