Con gli investitori che stanno cercando di metabolizzare sia gli ultimi dati macroeconomici, che gli sviluppi della guerra commerciale e quelli del piano di pace sull'Ucraina, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato l'ultima seduta dell'ottava sui livelli di 24 ore prima in area 37.950 punti. Dal punto di vista grafico non cambia la view sull'indice italiano, il cui trend primario rimane confermato al rialzo con prossimi obiettivi situati sulle resistenze poste sui 38 mila punti.
L'eventuale superamento di queste aree andrebbe a rafforzare ulteriormente la struttura grafica del mercato italiano, con prossimi obiettivi i 38.250-38.300 punti e successivamente i 38.500-38.550 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi supporti di breve periodo situati sui 36 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari hanno fatto registrare una delle peggiori performance troviamo Interpump, che ha pagato i dati comunicati nel primo pomeriggio dalla società. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Interpump: 2024 anno più sfidante da grande crisi del 2009
Nelle scorse ore Interpump ha comunicato i dati sia del 4° trimestre che i preliminari del 2024, che ha rappresentato uno degli anni più difficili per il Gruppo. Questo è terminato con ricavi in calo del 7,2% a 2,08 miliardi di euro, mentre a parità di perimetro di gruppo, il fatturato sarebbe sceso del 9,2%.
In diminuzione del 14,9% anche il margine operativo lordo che è passato da 536,73 milioni di euro a 456,62 milioni di euro, con una marginalità scesa dal 24% al 22%. Numeri negativi anche per l'utile netto attestatosi a 227,06 milioni di euro, rispetto ai 274,27 milioni contabilizzati l’anno precedente, con un utile per azione a 2,119 euro.
A fine 2024 l’indebitamento netto del gruppo è sceso a 409,1 milioni di euro, rispetto ai 486,5 milioni di inizio anno, mentre le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 357,65 milioni di euro, prima di investimenti per 216,14 milioni.
Nel solo 4° trimestre del 2024 i ricavi del gruppo sono scesi del 5,7% a 489,89 milioni di euro, mentre l’utile netto è aumentato del 30% 47,76 milioni, in seguito a minori oneri finanziari e imposte sul reddito. Per quanto riguarda l'Ebtida è diminuita del 16,2% a 93,1 milioni di euro, con un margine che è passato dal 21,4% al 19%. In occasione dei dati il management ha fornito un outlook sul 2025, il cui fatturato dovrebbe attestarsi tra +1% e -5%.
Azioni Interpump: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Interpump a Piazza Affari. Con volumi superiori 8 volte la media giornaliera mensile è stata una seduta in deciso ribasso per il titolo Interpump che, con un calo di quasi il 15%, ha chiuso le contrattazioni in area 40 euro.
Dal punto di vista grafico il movimento odierno indebolisce il trend di breve e medio termine, con i prezzi che sono tornati a mettere sotto pressione l'ex trendline discendente che partiva dai massimi di febbraio 2024 e congiungeva quelli dello scorso mese di maggio e che transita sui 40 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà ora la tenuta di questi supporti, per evitare una continuazione delle vendite verso i 38,75 euro e successivamente in direzione dei 37,50 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi sostegni dovessero cedere il passo alle vendite, aumenterebbero le possibilità per il titolo di tornare a vedere i minimi dello scorso anno in area 35 euro, con target intermedi sui 36,30-36,20 euro.
Al contrario solo con il ritorno delle quotazioni oltre i 41,9-42 euro, nei cui pressi troviamo la media mobile di lungo periodo, il titolo dovrebbe porre le basi a un recupero che avrebbe come primo target i 42,5 euro e a seguire i 44 euro.
L'eventuale superamento di queste aree resistenziali dovrebbe far proseguire gli acquisti in direzione dei 44,4 euro e successivamente la soglia dei 45 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli, che si avrebbe una riattivazione del trend ascendente, partito dai minimi dello scorso mese di agosto, verso i 46 euro e in seguito i 46,5 euro.
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