Le
azioni Mediobanca sono ben intonate oggi alla
Borsa di Milano (+2,2%), grazie alla presentazione da parte dell'istituto di credito di
conti annuali da record nell'esercizio fiscale che si chiude al 30 giugno. Il Consiglio di Amministrazione ha anche proposto un
ricco dividendo e lanciato un piano di riacquisto di azioni proprie.
L'amministratore delegato Alberto Nagel ha dichiarato che "nell'esercizio 2022-23 il gruppo ha saputo raggiungere i migliori risultati di sempre in termini di ricavi, utile e redditività, dimostrando un’ottima capacità di adattarsi ai diversi contesti operativi e di saper cogliere le opportunità di business, migliorando gli obiettivi prefissati con tutti gli stakeholders". Tutto questo farà ben sperare per il futuro. "Mediobanca conseguirà nel prossimo triennio forte crescita del Wealth Management, gestione più efficiente degli RWA e migliore remunerazione degli azionisti", ha aggiunto il top manager.
Mediobanca: i dati salienti dell'esercizio 2022-23
Il gruppo bancario con sede a Piazzetta Cuccia ha conseguito ricavi per 3,3 miliardi di euro nell'ultimo anno fiscale, in crescita del 16% su base annua e di circa 300 milioni di euro rispetto all'obiettivo di 3 miliardi di euro del piano strategico 2019-23. Ciò è stato possibile grazie al "forte posizionamento e alla diversificazione dei segmenti di attività", ha comunicato la società. Tutte le fonti di reddito hanno contribuito ai ricavi record. Al riguardo: il margine di interesse è cresciuto del 22% a 1,8 miliardi di euro; le commissioni sono rimaste stabili a 844 milioni di euro; le entrate da trading hanno segnato un incremento del 27% a 206 milioni di euro; gli introiti dall'assicurazione sono risultati in crescita del 26% a 454 milioni di euro.
Il risultato operativo dell'azienda è stato di 1,621 miliardi di euro, registrando una crescita del 25% anno su anno. Mentre, l'utile netto è ammontato a 1,027 miliardi di euro, in salita del 13% rispetto allo scorso anno, e l'utile netto rettificato per le poste non ricorrenti è risultato di 1,2 miliardi di euro. Gli EPS sono stati di 1,21 euro (1,42 normalizzati), segnando una crescita del 15% anno su anno ed essendo oltre gli 1,11 euro stabiliti da piano 2019-23. Il ROTE si è attestato al 13%, più 2 punti base rispetto allo scorso anno e oltre l'11% previsto dal piano pluriennale. Il rapporto cost/income è risultato pari al 43%, 3 punti base in meno rispetto all'esercizio passato, ed è comprensivo dei continui investimenti in distribuzione, innovazione e talenti.
L’attività di raccolta è stata ampia ed ha segnato il record degli ultimi 10 anni di emissioni obbligazionarie, pari a 7 miliardi di euro. Ciò grazie a una notevole diversificazione della base di investitori (privati ed istituzionali) e al mantenimento del costo sotto controllo (~150bps delle emissioni vs ~130bps delle scadenze); questo ha permesso di rimborsare 3 miliardi di euro di TLTRO in anticipo di 6 mesi, come da exit strategy pianificata.
Mediobanca: dividendi e buyback
Forte dei risultati eccellenti conseguiti, Mediobanca ha deciso per un dividendo unitario di 0,85 euro per azione, che corrisponde a un payout del 70% e presenta un rendimento del 7,4% rispetto al prezzo azionario dell'ultima chiusura di Borsa a 11,53 euro. Con quello che è il più alto dividendo della storia della banca, l'istituto guidato da Nagel ha raggiunto l'obiettivo di distribuzione fissato nel piano 2019-23 di 1,9 miliardi di euro di dividendi cumulati.
Inoltre, nel rispetto del piano 2023-26 approvato a maggio, il CdA ha proposto per il periodo 2023-24 un piano di riacquisto di un massimo di 17 milioni di azioni proprie e successiva cancellazione, per un controvalore pari a circa 200 milioni di euro. Ciò corrisponde al 2% del capitale sociale e al 3% se si considerano le azioni che la banca ha già in portafoglio.
A livello manageriale, durante un incontro con la stampa a margine della presentazione dei conti Nagel ha dichiarato d'aver "dato la mia disponibilità a continuare nell'attuale posizione avendo elaborato un piano di grande spinta". Nagel è alla guida di Mediobanca dal 2008 e il nuovo Cda verrà nominato dall'assemblea degli azionisti del prossimo 28 ottobre.