Anche se le cause del crollo in termini di capitalizzazione di mercato sono numerose, il tonfo di Meta, che ha visto il suo valore in borsa scendere da inizio anno di oltre 70 punti percentuali, fa particolarmente rumore.
A gennaio 2022 l’ex Facebook valeva oltre 940 miliardi di dollari, a ridosso quindi dell’esclusivissimo club di quelle società che valgono oltre mille miliardi (circolo di cui i membri fissi sono big del calibro di Apple, Microsoft, Saudi Aramco e Alphabet), ieri poco dopo l’avvio degli scambi a Wall Street, la società fondata da Mark Zuckemberg capitalizzava meno di 260 miliardi.
Meta Platform: perchè la capitalizzazione di mercato è scesa così tanto
Il tonfo della capitalizzazione di mercato di Meta è riconducibile ad una serie di cause. In primo luogo troviamo il deciso processo di normalizzazione messo in campo dalla Federal Reserve, che ha colpito in generale tutti i titoli azionari ed in particolare quelli tecnologici.
Ci sono poi i timori di una recessione che, tra le altre cose, stanno obbligando le aziende a ridimensionare i budget destinati alla pubblicità e questo finisce per affossare quelle società che da questa voce ottengono gran parte degli introiti.
Oltre alle cause generali, ce ne sono di particolari e riconducibili alla singola azienda. È evidente che Facebook sia percepito come un social che ha già espresso il massimo delle sue potenzialità e forse, proprio per questo, il management sta orientando gran parte dei suoi sforzi nello sviluppo del metaverso.
Ma, per ora, il metaverso rappresenta una scommessa, ed in genere quando l’economia è in sofferenza puntare forte su qualcosa che non si è ancora capito cosa dovrebbe diventare non rappresenta esattamente una scelta facile. Quel che è certo è che il metaverso costa circa 10 miliardi di dollari all’anno.
“Penso che il nostro lavoro sia di importanza storica e creerà le basi per un modo completamente nuovo”, ha detto Zuckerberg. “La gente guarderà indietro di un decennio e parlerà dell'importanza del lavoro svolto".
Cattive notizie dalla trimestrale
Gli oltre 900 miliardi di inizio anno non rappresentavano il massimo storico per la capitalizzazione di Meta: questo è stato toccato a settembre 2021 a 1.077 miliardi di euro. Se confrontiamo i top raggiunti oltre un anno fa con le valutazioni attuali, il saldo segna un rosso del 75% e fa impressione anche il calo della market cap rispetto a qualche giorno fa, prima della presentazione della trimestrale: -25%.
Nei tre mesi al 30 settembre il gruppo di Menlo Park ha evidenziato utili in rosso del 52% e ricavi che sono cresciuti al ritmo più lento da quando l'azienda si è quotata, dieci anni fa.
Dal metaverso, per ora, non arrivano i risultati sperati: Horizon Worlds, il prodotto di punta di Meta per i consumatori del metaverso, registra solo 200 mila utenti attivi mensilmente. Se inizialmente il target per fine 2022 era stato fissato a mezzo milione di utilizzatori, l’attuale view, pari a 280 mila utenti, rischia di dover essere ulteriormente limata.