Microsoft torna sotto la lente dei trader e degli investitori a inizio 2025. Il colosso di Redmond ha annunciato di voler spendere 80 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2025 (che si conclude a giugno) per la costruzione di data center in grado di gestire i carichi di lavoro dell'intelligenza artificiale. Il dato è decisamente maggiore rispetto ai 63,2 miliardi di dollari, +42% su base annua, stimati dagli analisti intervistati da Visible Alpha.
Oltre la metà della spesa per le infrastrutture AI sarà effettuata negli Stati Uniti, ha affermato il vicepresidente e presidente di Microsoft, Brad Smith. La rapida diffusione di ChatGPT di OpenAI ha dato il via alla corsa all'AI per le aziende che vogliono offrire le proprie capacità di AI generativa e, dopo aver investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI, Microsoft fornisce infrastrutture cloud alla startup e ha incorporato i suoi modelli in Windows, Teams e altri prodotti.
Nel primo trimestre dell'anno fiscale 2025 la società ha registrato 20 miliardi di dollari di spese in conto capitale e beni acquisiti in leasing finanziario in tutto il mondo, con 14,9 miliardi di dollari spesi in immobili e attrezzature. Le spese in conto capitale aumenteranno sequenzialmente nel secondo trimestre fiscale, ha dichiarato Amy Hood, CFO di Microsoft, in ottobre.
Intanto, i ricavi di Microsoft da Azure e altri servizi cloud sono cresciuti del 33% nel primo trimestre fiscale, con 12 punti percentuali derivanti dai servizi AI. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare.
Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Microsoft rimangono impostate al ribasso nel breve periodo, in particolare dai massimi registrati a metà dicembre in area 456 dollari. Nelle ultime sedute, i prezzi hanno fornito un ulteriore segnale a favore dei venditori con la rottura del livello statico a 426,80 dollari.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali osservati mostrano una possibile ripartenza al rialzo che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di febbraio, seguita da una potenziale fase ribassista fino a metà marzo.
A livello operativo, nel caso di un proseguimento del ribasso, si potrebbero attendere segnali di forza sul supporto orizzontale a 408 dollari prima di valutare strategie "long". Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto in area 426 dollari e il secondo target in area 440 dollari.
La violazione del sostegno a 408 dollari potrebbe portare a un’accelerazione del ribasso fino alla successiva area di concentrazione di domanda compresa tra i 390 e 385 dollari, zona dalla quale si potrebbero valutare nuovamente posizioni in acquisto.
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