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azioni Shell salgono di circa un punto e mezzo percentuale nei primi scambi alla Borsa di Londra, dopo la presentazione dei conti del primo trimestre 2024 che hanno battuto le aspettative degli analisti. L'azienda ha riportato guadagni molto forti per effetto del trading sul petrolio e dei robusti margini di raffinazione.
Tuttavia, rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, l'utile netto è sceso, in linea con il calo sostenuto dei profitti dei rivali Exxon Mobil, TotalEnergies ed Equinor risultanti dalla pubblicazione delle trimestrali nella scorsa settimana. La multinazionale britannica ha avviato anche un programma di buyback e confermato il dividendo.
"Shell ha realizzato un altro trimestre di ottime prestazioni operative e finanziarie, dimostrando la nostra continua attenzione nel fornire più valore con meno emissioni. Continuiamo a rispettare i nostri obiettivi del Capital Markets Day, dandoci la fiducia necessaria per avviare un altro programma di riacquisto da 3,5 miliardi di dollari per i prossimi tre mesi", ha dichiarato l'amministrato delegato dell'azienda, Wael Sawan.
Shell: i numeri della trimestrale
Nel primo trimestre 2024, Shell ha realizzato entrate complessive per 74,7 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 89,02 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. L'utile netto è scivolato di circa 20 punti percentuali a 7,36 miliardi di dollari dagli 8,71 miliardi di dollari del primo quarto dello scorso anno.
Gli utili rettificati sono risultati di 7,7 miliardi di dollari, al di sotto dei 9,6 miliardi di dollari del trimestre di marzo 2023, ma superiori alle aspettative degli analisti di 6,5 miliardi di dollari. A incidere molto sulle performance di Shell sono stati i prezzi spot del gas in Europa, che nell'ultimo anno sono crollati di oltre il 45% grazie alle temperature invernali più miti e all'aumento generale delle forniture a compensazione del taglio della Russia impegnata nella guerra contro l'Ucraina.
Dal punto di vista finanziario, il flusso di cassa da attività operative si è attestato a 13,3 miliardi di dollari, mentre quello derivante dalle attività di investimento è stato di 3,5 miliardi di dollari. Alla fine del primo trimestre 2024, Shell aveva un indebitamento netto di 40,5 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto ai 43,5 miliardi di dollari della fine del quarto trimestre 2023. Il miglioramento scaturisce dall'apporto del free cash flow, compensato in parte dal pagamento di buyback e dividendi, oltre che di interessi e leasing.
Shell: buyback e dividendi
Nei primi tre mesi dell'anno in corso, Shell ha distribuito agli azionisti complessivamente 5 miliardi di dollari, di cui riacquisti di azioni proprie per 2,8 miliardi di dollari e dividendi per 2,2 miliardi di dollari. L'azienda ha appena completato un piano di buyback di 3,5 miliardi di dollari annunciato in occasione della trimestrale riferita all'ultimo quarto del 2023.
Ora ha avviato un nuovo programma di riacquisti per altre 3,5 miliardi di dollari, da completarsi entro il rilascio dei risultati del secondo trimestre 2024. Quanto ai dividendi, tutto è rimasto invariato, con la cedola per il primo trimestre che ammonta a 0,344 dollari per azione.
La guidance
Per quanto riguarda le prospettive per l'intero 2024, Shell prevede una spesa in conto capitale compresa tra 22 e 25 miliardi di dollari. La produzione integrata di gas è stimata in circa 920-980 mila boe/giorno, mentre i volumi di liquefazione del GNL sono attesi in circa 6,8-7,4 milioni di tonnellate.
Inoltre, l'azienda prevede volumi delle vendite di marketing tra 2,7 e 3,2 milioni di barili giornalieri, con l'uso della raffineria tra l'87% e il 95% della capacità. Gli utili rettificati sono stimati in 400-600 milioni di dollari nel secondo trimestre e 1,7-2,3 miliardi nell'intero anno.