In linea con la strategia UniCredit Unlocked, la banca guidata da Andrea Orcel ha ampliato la partnership con Mastercard per espandere la partnership nel settore dei pagamenti. Dal comunicato rilasciato dalla società, si legge come sia la prima volta in cui una banca commerciale di queste dimensioni in Europa mette in atto una strategia multimercato con un solo circuito di pagamento. Nel dettaglio, l’accordo riguarderà le 13 banche del gruppo UniCredit e 20 milioni di carte.
La partnership permetterà di migliorare l’esperienza per i clienti e innovare il comparto dei pagamenti e si concentrerà sulla digitalizzazione delle soluzioni di pagamento, sull’offerta di soluzioni con una carta “completamente equipaggiata” al fine di costruire una fidelizzazione dei consumatori, sulle maggiori opportunità a livello di banca grazie alla piattaforma Priceless e sulle attività di marketing e sponsorizzazione.
UniCredit e Mastercard: gli obiettivi degli analisti
Guardiamo ora alle attese degli analisti censiti da Bloomberg per i titoli delle società oggetto dell’accordo. Dei 29 esperti che seguono le azioni UniCredit, 25 forniscono un giudizio buy, 3 di hold e 1 di sell. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è a 25,75 euro, il 38,1% in più rispetto alle quotazioni attuali. Mastercard presenta invece 41 buy e 6 hold, con un target price a 1 anno di 433,49 dollari, sopra di oltre il 17% sulle ultime quotazioni rilevate.
UniCredit: analisi tecnica e livelli da monitorare
Da un punto di vista grafico, le azioni UniCredit sono intrappolate tra il supporto di area 17,80 euro e la resistenza a 19,77 euro, livelli lasciati rispettivamente in eredità dai minimi del 22 febbraio e dai top del 20 febbraio 2023. Per assistere a movimenti più decisi nel breve periodo, si dovrebbe attendere la violazione di uno di questi due intorni: il superamento dell’ostacolo di 19,77 euro, identificabile in realtà con la soglia psicologica dei 20 euro, aprirebbe le porte ai 20,70 euro in primis, per poi passare al test dei 24,50 euro.
Al contrario la discesa sotto i 17,80 euro permetterebbe ai venditori di riportarsi sui 16,50 euro, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 21 luglio a quelli del 7 settembre 2022. La successiva flessione sotto tale livello di concentrazione di domanda permetterebbe al fronte ribassista di mettere nel mirino la zona dei 15 euro.