Dopo il rally ed i top di periodo che hanno contrassegnato durante la scorsa settimana i mercati azionari europei, la nuova ottava si apre al contrario all'insegna della debolezza in scia alla deludente crescita economica da parte della Cina. In questo contesto il Ftse Mib chiude le contrattazioni nei pressi dei 28.600 punti, confermanto il trend primario ascendente che potrebbe nel corso di questa ottava spingere i corsi in direzione della soglia dei 29.000 punti. Al contrario segnali di debolezza che andrebbero ad indebolire l'attuale struttura grafica, si avrebbero solo con una discesa delle quotazioni sotto i 27.500 punti e primi obiettivi ribassisti posti nei pressi dei 27.000 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari al contrario hanno chiuso la giornata al rialzo troviamo UniCredit che, secondo alcuni rumors, potrebbe tagliare 500 milioni di euro di costi per contrastare l'inflazione. Andiamo a leggere i dettagli.
UniCredit: pronto un taglio da 500 milioni di euro di costi?
Secondo alcuni rumors provenienti da Bloomberg e che al momento non hanno trovato conferma, UniCredit avrebbe intenzione di tagliare altri 500 milioni di euro di costi con l'obiettivo di andare a contrastare un'inflazione che rimane più alta di quanto preventivata. In questo contesto la banca guidata da Andrea Orcel starebbe accelerando per quanto riguarda l'automazione dei processi, riducendo ancora di più gli stati burocratici ed il middle management, rivedendo i contratti di outsourcing ed infine investendo nella digitalizzazione e nell'efficienza.
Nello specifico le misure dovrebbero andare a contrastare l'impatto che ha avuto l'inflazione sui costi che, secondo le stime della banca, dovrebbero superare il miliardo di euro nel corso del suo piano strategico triennale, risultando il doppio rispetto a quanto era stato preventivato in precedenza. Nel caso queste notizie dovessero trovare conferma, seguirebberero le altre misure che la banca aveva attuato nei mesi passati e che avevano portato ad un taglio di 75 milioni di euro per quanto riguarda i compensi ai consulenti. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
Non si arresta il trend rialzista presente sul titolo UniCredit, che inaugura la nuova settimana all'insegna degli acquisti e con i prezzi che chiudono oltre la soglia dei 22 euro. Grazie sia ad un'ottima forza relativa presente sull'azione che al buyback in corso, le attese sono per una continazione di questo movimento ascendente che ricordiamolo è partito 12 mesi fa quando i prezzi scambiavano in area 8,20 euro. In questo caso le attese sono per ulteriori allunghi che dovrebbero spingersi prima verso i 22,50 euro e a seguire in direzione dei 23 euro, livelli che non si vedevano sul titolo dal gennaio 2016. In questo contesto eventuali fasi correttive che dovessero riportare le quotazioni fin verso i forti supporti situati vicino alla soglia dei 20 euro, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto per chi non avesse il titolo in portafoglio.
Al contrario la perdita di quest'ultimi livelli, nelle cui vicinanze troviamo anche la media mobile a 50 sedute, potrebbe aprire la strada ad una correzione più profonda che avrebbe come primo target i 19 euro e successivamene i minimi dello scorso mese di maggio posti in area 17,90 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale violazione di questi supporti, farebbe proseguire la discesa prima verso i 17 euro ed in seguito verso la media mobile di lungo periodo che transita nei pressi dei 16,45-16,50 euro. Fondamentale a quel punto sarebbe la tenuta di questi sostegni, per evitare ulteriori deprezzamenti dei corsi che potrebbero proseguire verso i minimi dello scorso mese di marzo sulla soglia dei 15 euro.
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