Wall Street potrebbe andare incontro a un ritracciamento nel breve termine. A sostenerlo sono gli strategist di
Citigroup, che mettono in guardia da possibili
prese di profitto degli investitori dopo il rally post-elettorale. Le azioni americane hanno avuto un'impennata a seguito dell'esito del voto del 5 novembre che ha decretato
Donald Trump prossimo presidente degli Stati Uniti.
Tutti i principali indici della Borsa USA hanno aggiornato i loro massimi storici, con l'S&P 500 che ha superato i 6.000 punti e il Nasdaq che è andato abbondantemente oltre i 19.300 punti.
Gli investitori ritengono che l'amministrazione Trump agevolerà l'equity soprattutto grazie alla politica fiscale che mira a ridurre le tasse alle società portandole dal 21% attuale al 15%. Questo nonostante l'agenda del leader repubblicano - che comprende anche l'inasprimento dei dazi commerciali e le strette sull'immigrazione - rischi di rimettere in moto l'inflazione, spingendo la Federal Reserve ad aumentare o a tenere alti più a lungo i tassi di interesse. Proprio la Fed ha iniziato a settembre il ciclo dei tagli al costo del denaro, contribuendo in questo modo alla corsa degli investitori verso le attività rischiose come le azioni.
Tuttavia, oltre al fatto che Trump dovrà mettere in pratica le promesse elettorali, il ritmo di allentamento della Banca centrale USA dipenderà dei dati macroeconomici, non ultimi quelli sull'inflazione. Proprio oggi ci sarà la lettura dell'indice dei prezzi al consumo "core", il parametro maggiormente seguito dall'istituto centrale nelle sue scelte di politica monetaria. Se l'inflazione core - ossia depurata dagli elementi più volatili, come cibo ed energia - non si colloca stabilmente al di sotto del 2%, la Fed difficilmente sarà aggressiva sul fronte del taglio dei tassi di interesse.
Wall Street: attenzione alle prese di profitto
Citi suggerisce agli investitori che entrare ora a mercato in un'ottica di breve periodo potrebbe essere rischioso, per via di diverse posizioni liquidate da parte degli investitori per monetizzare i guadagni derivanti dal rally.
La banca americana osserva che i livelli di profitto sulle posizioni lunghe nell'indice S&P e nel Russell sono elevati, il che potrebbe aumentare la probabilità di monetizzazione nel breve termine fungendo potenzialmente da vento contrario per ulteriori guadagni. "Il posizionamento rialzista nell'S&P 500, nel Nasdaq Composite e nel Russell 2000 si trova ora al livello più alto degli ultimi tre anni", osserva la banca.
Nel frattempo, le posizioni corte sono state ridotte, supportando l'andamento ascendente di Wall Street. Questo ad eccezione però del Nasdaq, in cui il posizionamento "short" non è redditizio e quindi la gran parte dei trader non ha effettuato liquidazioni, specifica Citi. Di conseguenza, a breve potrebbe esserci una maggiore copertura, il che farebbe da contrappeso alle prese di profitto altrove, sostengono gli strategist.