Walt Disney torna sotto la lente dei trader e degli investitori a Wall Street. Ieri UBS ha pubblicato un aggiornamento della guidance, mantenendo l'ottimismo sul titolo e ribadendo il rating buy. La banca d’affari ha aumentato il suo obiettivo di prezzo sul titolo a 140 dollari. Il nuovo target price rappresenta un rialzo di circa il 16% nei prossimi 12 mesi.
UBS ha dichiarato di essere fiducioso che Disney possa aumentare la generazione di Free cash flow nei prossimi anni. A guidare il rialzo dei prezzi è l'aspettativa che Disney produrrà 9 miliardi di dollari di Free cash flow quest'anno e 14 miliardi nel 2026. Ciò consentirà alla società di aumentare il proprio dividendo, effettuare buyback e investimenti in crescita.
Raggiungere questi obiettivi richiederà un forte sollevamento da parte della società. Una grande fetta dei suoi profitti dipende ancora dal suo settore televisivo e il suo business in studio cinematografico ha lottato con pubblicazioni poco brillanti.
Disney ha compiuto buoni progressi aumentando la redditività nel suo streaming business, sebbene la crescita degli abbonati abbia subito un forte rallentamento. L'attività di streaming ha generato 6,1 miliardi di dollari di ricavi nell'ultimo trimestre insieme a una perdita operativa di 216 milioni di dollari.
Per aumentare il suo flusso di cassa libero nei prossimi anni, Disney dovrà aumentare i profitti del segmento streaming abbastanza rapidamente da compensare il calo degli utili altrove. In questo contesto, vediamo il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Walt Disney: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Walt Disney è evidentemente impostato al rialzo, in particolare dai minimi registrati a fine ottobre 2023 in area 80 dollari. La tendenza positiva farebbe privilegiare l’implementazione di strategie long dai vicini supporti.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase positiva fino al 19 aprile, dopo la quale si potrebbe assistere a una fase di debolezza fino a metà maggio.
Si potrebbero dunque considerare strategie di stampo long in caso di segnali di forza sui vicini livelli orizzontali. Il primo è quello a 115 dollari, livello lasciato in eredità dal top segnato il 5 marzo, mentre più in basso troviamo il sostegno a 105 dollari, che conta il minimo registrato il 23 febbraio.
Posizioni in acquisto da queste zone avrebbero come primo obiettivo area 120 dollari e un secondo target a 124 dollari. Il quadro tecnico rimarrà orientato al rialzo fino a che sarà difeso il supporto a 105 dollari. La violazione di questo livello potrebbe infatti trasportare i corsi al test della linea di tendenza che conta i minimi segnati il 27 ottobre e l’11 gennaio, ora transitante a 98,50 dollari.
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