Le ultime giornate sono state molto interessanti per il mondo delle criptovalute. Visa ha stretto una partnership molto interessante entrando di diritto nel mondo delle Stable Coin, in America è uscita la proposta per uno “Stable Act” atto a regolamentare le emissioni di monete stabili e poi Tether ha fatto segnare dei volumi molto elevati in termini di capitali mossi in sole 24 ore. Cerchiamo di fare chiarezza e di approfondire quello che a tutti gli effetti sembra essere la primavera e l’inferno per le Stable Coin.
Visa: entra nel mondo Ethereum grazie a partership con Circle
Come è noto all’interno del mondo crypto, Visa è sempre stata favorevole al settore con numerose carte criptovalutarie ancorate al proprio circuito. Nella giornata del 2 dicembre Visa ha annunciato una partnership per collegare la sua rete di pagamenti, con oltre 60 milioni di commercianti, alla Startup Circle Internet Financial a capo della Stable Coin USDC (US Dollar Coin).
In questo modo il gigante delle carte di credito entra di diritto nel mondo Ethereum permettendo ai suoi clienti di scambiarsi USDC in cambio di servizi di qualsiasi tipo. Non solo, oltre alla possibilità di spendere e ricevere USDC, l'azienda darà la possibilità di creare un wallet dedicato alla Stable Coin in modo da facilitare lo scambio.
Gli USDC sono stati coniati nel 2018 e sono ancorati al valore del dollaro con un rapporto 1:1. Le riserve sono controllate dalla società di contabilità Grant Thornton, garante per far rispettare che l’importo effettivo del bene in circolazione sia almeno pari ai dollari che sostengono gli asset.
Il Congresso degli Stati Uniti vuole regolamentare le Stable coin
Come detto in precedenza, questa sembra a tutti gli effetti essere la settimana delle Stable Coin. Dopo la notizia molto interessante di Visa è arrivato il Congresso USA a placare gli animi. È stata infatti presentata e proposta una legislazione per regolamentare definitivamente le stablecoins chiamata “Stable Act”.
In sostanza la proposta è atta a restringere le libertà degli istituti privati per l’emissione di Coin private. L’atto si sviluppa si quattro punti fondamentali:
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Richiede a qualsiasi emittente di una Stable Coin di ottenere una licenza bancaria;
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Richiede la necessità da parte degli emittenti di seguire le normative bancarie secondo le giurisdizioni e le normative vigenti;
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Richiede a qualsiasi società o banca che emetta Stable coin di ottenere l’approvazione della FED, della FDIC e dell’agenzia bancaria appropriata 6 mesi prima dell'emissione;
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Richiede che qualsiasi emittente di Stable coin ottenga un’assicurazione FDIC o in qualche modo mantenga le sue riserve presso la Federal Reserve per garantire la conversione 1:1 con i dollari in qualsiasi momento.
Come possiamo intuire, questa regolamentazione entra a gamba tesa nei confronti di tutti gli istituti privati dietro alle varie Stable Coin, che se non rispetteranno queste disposizioni verranno ritenute illegali negli Stati Uniti.
Il volume transato su Tether raggiunge cifre astronomiche
L’ultima notizia nel mondo delle Stable coin riguarda Tether, la quarta criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Negli ultimi giorni c’è stato un significativo aumento della sua capitalizzazione e del transato giornaliero, che è arrivato a toccare la cifra record di 43 miliardi di dollari in sole 24 ore.
La Stable e la sua trasparenza è sempre stata in dubbio in quanto c’è la paura che i volumi non siano effettivamente supportati da riserve bancarie esistenti. In più come sappiamo, molto spesso l’aumento del prezzo di Bitcoin è stato correlato a quello della circolazione di USDT. Insomma, la situazione non è chiara ed è da tenere sotto controllo. Le quote di mercato delle Stable Coin sono attualmente nelle mani degli USDT, quindi la sua influenza nel mondo crypto non è da sottovalutare.