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Criptovalute: WallStreetBets e la decentralizzazione

08 feb 2021 - 14:30

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Analizziamo il fenomeno WallStreetBets da un punto di vista più ampio cercando di capire quali sono problemi e quali possono essere le soluzioni a questa situazione

Quello che sta succedendo nei mercati finanziari nell’ultima settimana è uno degli eventi più importanti degli ultimi anni. Oltre a non avere precedenti nella storia della finanza, è una preview di quello che potrà succedere nei prossimi mesi. Grazie alla tecnologia e a Internet, i retail hanno la possibilità di investire i soldi nel mercato azionario con un solo click. Lo scontro ideologico che si sta delineando all’orizzonte è uno di quelli da non perdere perché per la prima volta nella storia un gruppo organizzato di utenti di un social network ha fatto perdere diversi miliardi ad investitori istituzionali.

Nonostante si stiano creando diverse fazioni a riguardo, il blocco del trading sulle azioni di GameStop, AMC e sulla cripto Dogecoin ha dimostrato quanto il sistema attuale sia orchestrato e manipolato da istituzioni monopoliste. Il caos mediatico e i vari scandali riguardanti l’applicazione Robinhood hanno messo a nudo quelle che sono delle dinamiche che vanno avanti da diverso tempo e che favoriscono sempre gli investitori istituzionali rispetto alla massa che rimane con pochi strumenti in mano. La centralizzazione delle scelte e la possibilità di chiudere e di aprire il mercato quando e come si vuole, togliendo questo privilegio al piccolo investitore, ha senza dubbio accelerato nella testa dei retail la necessità di ecosistemi decentralizzati. Analizziamo questo fenomeno e le possibili soluzioni.

 

L’apertura dei mercati finanziari al pubblico

Negli ultimi dopo la crisi del 2008 il mondo finanziario e degli investimenti è stato aperto al pubblico dei piccoli medi investitori. Grazie all’avvento di Internet e alla possibilità di costruire delle applicazioni, con pochi click si è dato la possibilità alle persone di investire i propri soldi in mercato regolamentati e non. Il Retail medio, quindi, ha la possibilità di ricevere le stesse informazioni di un hedge fund e di investire in base alla propria strategia e le proprie valutazioni. Il mercato è stato “sdoganato” portando le enormi potenzialità e rischi alla portata di qualsiasi Smartphone e in qualsiasi parte del mondo. Questo, sommato alla deregolamentazione dei derivati, alla leva finanziaria su di essi e alle grosse manipolazioni di mercato hanno preparato il campo per una bomba ad orologeria.

 

Social e blog come aggregatori di idee

Il 2020 è stato senza dubbio l’anno in cui i social network hanno agito come aggregatori di “idee” politiche e come mezzo di comunicazioni di massa. La possibilità di esprimere la propria opinione in maniera più o meno libera nei social ha permesso di creare delle vere e proprie comunità in cui le persone possono sentirsi in un “branco”. Oltre che essere degli aggregatori di idee politiche, si vedano per esempio le elezioni americane, i blog sono stati fonte di aggregazioni di idee finanziarie al punto da organizzare uno short squeeze contro gli investitori istituzionali.

Questo risentimento verso la finanza tradizionali e verso i mercati fortemente manipolati dai fondi di investimento ha portato e porterà alla creazione di comunità sempre più consapevoli delle potere nelle proprie mani. Il fenomeno di WallStreetBets è solo l’inizio di processo di digitalizzazione dei mercati finanziari e di creazione di comunità che non possono più essere sottostimate da parte delle istituzioni mondiali.

 

Il finto libero mercato

Il punto debole in tutta questa situazione è sicuramente la falsa narrativa del libero mercato che ancora oggi continua a persistere nel mondo moderno. Il “libero mercato” è stato messo a nudo da parte delle istituzioni centralizzate che in poche ore hanno chiuso un applicazione e hanno tolto la possibilità ai retail di investire nelle azioni GameStop e AMC permettendo di salvare gli hedge fund a rischio.

La famosa frase “Let the people trade” tweetata da Robinhood è stata spazzata via in pochissimi istanti dalla scelta di stoppare le contrattazioni sui titoli a “rischio” dimostrando che le scelte a riguardo sono fatte solo ed esclusivamente a favore di chi, da anni, manipola il mercato finanziario a proprio piacimento. La narrativa del libero mercato è sempre stata utilizzata dalle istituzioni per creare un finta trasparenza nei mercati, ma il fenomeno WallStreetBets di Reddit ha messo a nudo delle dinamiche in atto già da diverso tempo.

Esiste ora e più che mai la necessità di allontanarsi dalle istituzioni in modo da decentralizzare il potere decisionale e fornendo agli utenti degli strumenti censorship-resistant in grado di superare le imposizioni. Non sarà facile, ma gli strumenti ci sono e le persone inizieranno a richiederli per allontanarsi dalla centralizzazione delle decisioni.

 

Le soluzioni decentralizzate

Il problemi che è stato esposto maggiormente in questa situazione è senza dubbio la poca trasparenza del sistema finanziario attuale e le diverse regole per gli attori del mercato. Anche se a primo impatto non è facile trovare una soluzione a problemi che sono radicati profondamente nelle fondamenta del sistema, ci sono dei punti di partenza molto interessanti. Innanzitutto, esiste Bitcoin, una moneta decentralizzata basata su fondamenti logico-matematici in grado di resettare le posizioni di predominio delle istituzioni nei confronti dei cittadini e in questo caso dei retail.

Poi esiste la Decentralized Finance che con i protocolli come DEX o gli Asset Sintetici avrà la possibilità di fornire agli utenti degli strumenti decentralizzati. Applicazioni come Uniswap, e in generale tutti gli AMM, e Synthetix, e tutti i derivatives sulla Blockchain, sono alla base di una rivoluzione per quanto riguarda l’accessibilità ai mercati tradizionali in maniera decentralizzata. Questi strumenti nei prossimi anni vedranno un esponenziale aumento e una domanda sempre crescente da parte di chi, come i WSB, si sono visti chiudere le porte in faccia per evitare troppi danni ai mercati.

Nella grande confusione che si è creata intorno alla diatriba tra hedge funds speculativi e WallStreetBets va individuato il problema principale e che non è di banale comprensione. La digitalizzazione della società e l’innovazione tecnologica viaggiano molto più veloci delle istituzioni che regolano la nostra società, soprattutto dal punto di vista Fintech. Bisogna fare molta attenzione a regolamentare i processi per riconquistare il controllo del progresso passando sopra ai principi di libertà.

L’episodio verificatosi è quindi da inserire in un quadro più ampio che prende in considerazione il cambiamento tecnologico anche in un settore come quello finanziario che è sempre stato in mano ad una élite. La possibilità di accedere ai mercati finanziari con pochi click non è regolamentabile, e più verranno posti dei blocchi, più veloce sarà l’impulso innovativo e l’utilizzo di piattaforme davvero decentralizzate e resistenti alla censura.

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