-
Assalto fallito ancora una volta per Bitcoin che non passa da 10 mila $
-
JPM lancia un allarme sul rischio che l'espansione delle valute digitali possa mettere in discussione il dominio del Dollaro
-
Dal punto di vista grafico alcuni oscillatori sembrano anticipare un ribasso nei prezzi di Bitcoin
Nel mio ultimo articolo dedicato alle criptovalute davo per possibile un nuovo tentativo di sfondare area 10 mila dollari, ma davo per improbabile un successo di questa iniziativa da parte di Bitcoin. Puntualmente il mercato è tornato ad accarezzare area 10mila (ma non a superarli) disegnando quello che potremmo individuare come un potenziale doppio massimo, ancora più significativo perché realizzato a ridosso della trend line ribassista di lungo periodo.
Momento sicuramente elettrizzante che venerdì è andato a colpire in pieno la trend line rialzista che sale da marzo in area 9000 dollari. Stiamo praticamente vedendo la stessa situazione di incertezza dei mercati azionari. Un grande rimbalzo fermato da resistenza significative con le condizioni per aprire le porte ad un’accelerazione del bull market che ancora sembrano mancare.
La scorsa settimana è uscito su un sito un interessante articolo nel quale vengono spiegati i limiti che stanno tuttora incontrando le criptocurrency come mezzi di pagamento. Se è vero che i volumi crescono nel dark web (stimati circa 400 miliardi di dollari l’anno), è altrettanto vero che nel mondo trasparente i commercianti faticano ad accettare Bitcoin per l’eccessiva volatilità nelle valutazioni. In tal senso la stablecoin Libra di Facebook potrebbe effettivamente andare a coprire quel bisogno latente di valute non fiat stabili che in questo momento non esistono sul mercato, o meglio non esistono con certi livelli di sicurezza e garanzia.
Intanto JP Morgan suona l’allarme per il rischio di vedere un Dollaro depotenziato dalla crescita delle valute digitali emesse dalle banche centrali. Facendo il gioco di coloro che vogliono proprio liberarsi dallo strapotere delle banche centrali, la banca d'affari USA ha lanciato un allarme legato alla possibilità che la blockchain e le criptovalute di Stato possano aggirare il sistema di pagamenti SWIFT e le sanzioni economiche indebolendo il dominio del Dollaro.
Tornando a Bitcoin non possiamo fare a meno di notare come lato analisi tecnica la rottura ribassista che ancora non abbiamo visto sui prezzi sembra essere già realtà per alcuni indicatori. Uno di questi è l’RSI che, come vediamo dal grafico, ha già violato al ribasso la sua trend line ascendente coincidente dal punto di vista temporale con quella del prezzo.
Personalmente credo che lo sfondamento di 9 mila dollari da parte delle quotazioni di Bitcoin ci porterebbe diretti in area 6.500/6.800 $dove si potrebbe valutare un nuovo ingresso long. Quindi rimanere short con stop sopra 10500 $.