Nella video analisi odierna abbiamo aggiornato l'operatività ed i livelli chiave dei principali strumenti finanziari che abbiamo in portafoglio. Insieme ai cambi e cross valutari NZD/JPY, EUR/CHF ed EUR/AUD, è stata aperta una posizione di medio termine sul GOLD.
Forex - Aggiornamento posizioni
NZD/JPY: Ieri alla sessione di Trading con ichimoku + Price Action abbiamo analizzato il cross valutario dollaro neozelandese / yen sul time frame giornaliero, entrando in posizione short da 84.82 con stop loss alla chiusura della candela giornaliera sopra 85.40, target price primario sui minimi precedenti a 83.40 e obiettivo finale a 81.40.
EUR/CHF: La rottura della trend line visibile sul time frame giornaliero che congiunge le chiusure del 17.03 e del 29.03 avvenuta il giorno 19.04.2022 ha determinato la fine del trend ribasissta, ora ogni ribasso può essere sfruttato per un trade long. Ieri alla sessione di Ichimoku, che si svolge ogni giovedì alle ore 16.00, abbiamo aperto un'operazione di trading rialzista con obiettivo primario a 1.03380, mentr eil target price finale lo abbiamo impostato a 1.0400.
EUR/AUD: Situazione analoga sul cross valutario euro / dollaro australiano che con la rottura della zona resistenziale comrpesa tra 1.4670 e 1.4750 del giorno 22.04.2022, conferma la fine del trend ribasissta. Abbiamo sfruttato questa settimana di debolezza per entrare in posizione long da 1.4745, con uno stop loss a 1.4650. L'obiettivo primario è 1.4950, mentre il target price finale lo abbiamo impostato a 1.5200, resistenza chiave che rappresenta i massimi del 15 marzo.
Metalli preziosi - Trade di medio termine sul GOLD
Il bene rifugio per eccellenza ha testato con successo la soglia supportiva compresa tra 1.870 e 1880 dollari per oncia, motivo per cui siamo entrati in posizione con obiettivi di medio termine motlo ambiziosi in area 2.000 e 2.200 dollari per oncia. La nostra view rimane rialzista, in linea con l'outlook negativo del comparto azionario che delude con le trimestrali degli ultimi giorni. Quello che preoccupa non sono tanto i risultati del primo trimestre ma la crescita per l'intero 2022 che potrebbe rallentare notevolmente se l'inflazione dovesse rimanere così alta nei prossimi mesi.
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