Dopo mesi di news fortemente negative per le azioni Boeing a causa di vari malfunzionamenti della sua flotta di aeromobili, c'è un'interessante novità: il CTO Todd Citron ha annunciato che dal 2030 verranno prodotte e commercializzate auto elettriche volanti. Una svolta significativa nel panorama degli spostamenti. Analizziamo il titolo Boeing dal punto di vista fondamentale e tecnico cercando di capire se può rappresentare un'opportunità.
Boeing annuncia dei nuovi taxi volanti entro il 2030
Il colosso statunitense dell'aeronautica Boeing ha annunciato piani ambiziosi per espandere la propria attività nel settore emergente dei taxi volanti in Asia entro il 2030. Questa mossa strategica mira a sfruttare la crescente domanda di viaggi rapidi e a breve distanza nelle città sovraffollate.
In una recente intervista concessa alla testata giapponese Nikkei, Todd Citron, Chief Technology Officer di Boeing, ha rivelato che la società sta sviluppando aerei elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL, electric Vertical Take-Off and Landing) attraverso la sua sussidiaria, Wisk Aero. Questi aeromobili si distingueranno per l'adozione di tecnologie autonome, un'innovazione rara nel settore degli eVTOL.
Il piano prevede inizialmente di ottenere la certificazione negli Stati Uniti, per poi espandere le operazioni in Asia. I dettagli specifici riguardanti il business in Asia verranno finalizzati in futuro, inclusa la decisione se Boeing venderà direttamente gli aeromobili a compagnie che intendono offrire servizi di trasporto eVTOL o se gestirà direttamente tali servizi.
Al momento, Boeing sta selezionando il suo primo mercato asiatico, con il Giappone tra i candidati principali. Nel contesto giapponese, startup locali come SkyDrive e la tedesca Volocopter hanno in programma di operare servizi di taxi aerei in occasione dell'Expo mondiale di Osaka nel 2025.
Boeing ha inoltre inaugurato giovedì una base di ricerca e sviluppo a Nagoya. Sebbene la compagnia avesse già stabilito operazioni di R&D (Research and Development) in Giappone nel 2022, fino ad ora aveva affittato spazi da altre aziende. La nuova base di Nagoya rappresenta il settimo impianto di R&D della compagnia al di fuori degli Stati Uniti, dopo le sedi in Australia, Corea del Sud e India.
Citron ha accennato a possibili collaborazioni con produttori di automobili con esperienza in celle a combustibile o veicoli elettrici, sottolineando l'importanza del settore automobilistico nella regione di Chubu, dove si trova Nagoya.
Will Shaffer, presidente di Boeing Japan, ha evidenziato i vantaggi di basare le operazioni a Nagoya, tra cui la vicinanza di fornitori nelle prefetture di Aichi e Gifu. Importanti produttori come Mitsubishi Heavy Industries, Kawasaki Heavy Industries e Subaru, che forniscono componenti chiave a Boeing, hanno tutti stabilimenti nella zona.
Shaffer ha aggiunto: "Un'altra grande opportunità che offre questa regione è rappresentata dall'accesso ai talenti. Abbiamo raggiunto accordi di partnership molto stretti con l'Università di Nagoya e altre istituzioni per trovare e accedere a talenti eccellenti". Attualmente, Boeing impiega 27 membri dello staff di R&D provenienti da 12 paesi nel Giappone e prevede di aumentare questo numero a circa 50 in futuro.
La base di Nagoya sarà utilizzata per sviluppare strumenti digitali per la progettazione e la produzione di aeromobili, carburanti sostenibili per l'aviazione e celle a combustibile a idrogeno. Verranno inoltre condotte ricerche sui materiali compositi utilizzati nelle strutture degli aeromobili, includendo tecnologie di riciclaggio e metodi per aumentare la capacità di produzione, nonché su robot per le fabbriche.
I legami col Giappone saranno cruciali per Boeing per la costruzione di questo nuovo business che conferma ulteriormente il suo controllo mondiale negli spostamenti aerei.
Cosa dice l'analisi fondamentale su Boeing
Analizziamo l'azienda dal punto di vista fondamentale tramite il Forecaster Terminal, cercando di capire cosa c'è dietro gli ultimi ribassi delle azioni Boeing.
Come evidenziato dal Forecaster Terminal, l'azienda continua ad accrescere il proprio fatturato anno dopo anno dal 2020 ma non è ancora tornata ai livelli pre pandemici. Ciò che pesa attualmente sui conti societari è un utile che stenta a riprendere quota (istogramma in verde) e questo non piace affatto agli investitori.
Non bisogna però dimenticare che i prodotti offerti da Boeing non si basano soltanto sulla produzione di semplici aeromobili per il trasporto ma sono diversificati anche in servizi e soprattutto difesa e sicurezza. È proprio quest'ultima branca del gruppo che potrebbe avere una forte ripresa nei prossimi mesi a causa della forte instabilità geopolitica.
Boeing potrebbe dare il meglio di se, sorprendendo ampiamente il mercato, proprio grazie al suo 32% di prodotti di difesa aerospaziale. Per ultimo, ovviamente, non dobbiamo sottovalutare l'enorme rivoluzione che taxi volanti potrebbero portare in termini di fatturato ed utili, considerando che in questo nuovo campo Boeing non ha praticamente competitor.
Le azioni Boeing sono da comprare a questi livelli di prezzo?
Il leader dell'aeronautica non se l'è passata benissimo negli ultimi mesi. Infatti Boeing ha visto i prezzi delle proprie azioni perdere oltre il 36% dall'inizio dell'anno passando da 266$ a 170 dollari per azione.
I livelli di prezzo per l'analisi odierna fanno riferimento allo strumento "BAUS" offerto dal broker Trive, grazie al quale possiamo fare trading sulle azioni con strumenti CFD con commissioni estremamente basse. Il titolo è su un supporto tecnico fondamentale. Si tratta di una zona rotazionale annuale creatasi a marzo 2022 e, fino a questo momento, ha sempre funzionato da supporto fin dall'inizio del 2023.
La situazione tecnica è di semplice comprensione e può essere sfruttata in entrambe le direzionalità, dovremo semplicemente avere pazienza ed essere capaci di attendere il momento giusto per effettuare la nostra operazione di trading.
Scopriremo molto presto se anche stavolta sarà così e quindi attenderemo un eventuale rimbalzo del prezzo dal livelli attuale di 170$ per poter valutare un'operazione rialzista in accumulo di lungo periodo. In caso contrario, con un eventuale rottura al ribasso, valuteremo invece ulteriori operazioni ribassiste in scia alle recenti vendite sul titolo Boeing con target sui minimi del 2022 e con stop loss poco sopra i 193$.
Per i motivi segnalati in precedenza, riteniamo che Boeing sia un'azienda "too big to fail" e per questo i prezzi attuali sono un'opportunità incredibile per poter valutare l'aggiunta del titolo nel proprio portafoglio di lungo periodo, pronti ad approfittare della rivoluzione degli spostamenti aerei.
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