La BoE (Bank of England) oggi si pronuncerà sulla propria politica monetaria e prenderà una decisione in merito ai tassi di interesse del Regno Unito. Potrebbero esserci sorprese per il cambio valutario GBP/USD a causa di diversi fattori che abbiamo spiegato anche nel video allegato all'articolo.
La Bank of England taglierà i tassi?
Sappiamo perfettamente che al Comitato di Polica Monetaria (MPC) non dispiace sorprendere i mercati. Abbiamo già assistito in passato a scenari nei quali il mercato si attendeva un rialzo ed invece la BoE ha optato per una pausa, come ad esempio nel novembre del 2021.
La Banca Centrale Inglese pare non aver alcuna intenzione di indirizzare con precisione i mercati verso una guidance chiara, avendo una comunicazione ben più fumosa rispetto a BCE (Banca Centrale Europea) e FED (Federal Reserve). Per Katharine Neiss, Chief European Economist di PGIM Fixed Income, le motivazioni che stanno dietro alle ipotesi di un possibile taglio dei tassi sono essenzialmente tre:
- La BoE è stata una delle prime Banche Centrali ad attuare una politica monetaria più restrittiva e quindi è molto più avanti col restringimento economico, motivo per cui potrebbe essere una delle prime (in scia alla Banca centrale svedese) a tagliare;
- Il prossimo dato dell'inflazione nel Regno Unito del 22 maggio, si prospetta essere intorno alla soglia target del 2% (dal 3,2% dell'ultimo dato) per via di un effetto base molto forte rispetto ad aprile 2023 dove l'indice CPI (Consumer Price Index) era molto più elevato rispetto a marzo;
- Il Regno Unito è ormai in crescita economica neutrale da ben 2 anni (grafico in basso). Con il PIL (Prodotto interno Lordo) che stenta a ripartire ed, anzi, risultando negativo negli ultimi trimestri segnalando recessione tecnica.
Insomma, la Banca centrale inglese è con le spalle al muro, dovendo risollevare il paese dalla stagnazione degli ultimi mesi e far fronte ad un debito pubblico che comincia a diventare preoccupante. Oggi alle ore 13:00 potremmo davvero assistere al primo taglio dei tassi di interesse da parte di una delle più grandi Banche Centrali al mondo e si prospetta altissima volatilità sul cambio valutario GBP/USD.
I segnali di una possibile sorpresa
Alcuni indizi di un possibile cambio di paradigma di politica monetaria li abbiamo riscontrati anche tramite l'analisi del COT Report (Commitments of Traders).
Lo strumento COT Report è potentissimo perchè ci permette di visualizzare cosa stanno facendo gli istituzionali ed i fondi di investimento più grandi al mondo. Siamo in grado di fare un'analisi di questi movimenti tramite il Forecaster Terminal nell'apposita sezione "Cot Report" di tutti gli strumenti che lo supportano.
Nel caso del cambio valutario GBP/USD la situazione è diventata anomala e molto interessante a partire dalla seconda metà di marzo 2024. Come si può vedere dall'istogramma delle posizioni nette (long meno short), notiamo un forte incremento di posizioni short proprio a partire da fine marzo.
Nel giro di poco più di due mesi, siamo passati da -6% a circa il -46% di posizioni nette short rispetto alla totalità delle posizioni aperte sul cambio Sterlina-Dollaro americano. Uno shock di posizionamenti incredibilmente raro che può voler dire solo una cosa, qualcosa bolle in pentola a sfavore della Sterlina e questo qualcosa potrebbe appunto essere un taglio inatteso dei tassi di interesse.
Come fare trading sulla Sterlina sfruttando il meeting della BoE
Per l'estrema importanza e delicatezza della situazione, valuteremo con attenzione degli ingressi sfruttando l'alta volatilità che verrà creata al rilascio del dato delle ore 13:00.
Per l'operazione odierna su GBP/USD utilizzeremo il broker Trive che ci offre uno spread bassissimo di 0,2 Pips su questo cambio valutario grazie al conto "Prime Plus". Oltre a questo enorme vantaggio, il broker ci permette di utilizzare anche l'indicatore "Biz Profile" grazie al quale siamo in grado di individuare i livelli chiave più interessanti.
In un contesto di possibile esplosione di volumi, è probabile che entreranno in azione parecchi algoritmi di alta frequenza che "spingeranno" il prezzo in determinate zone. Le zone in questione sono segnalate in rosa nel grafico qui in alto e rappresentano i vuoti volumetrici lasciati dal prezzo. Delle zone dove il prezzo non ha subìto scambi (o ne ha avuti pochi) di contratti e verso i quali tende a ritornarci per testarle.
Considereremo sia un ingresso short dal livello superiore a 1,2520$ e dintorni sia un ingresso long dalla zona inferiore a 1,2400$-12,2400$. Entrambe le operatività avranno un arco temporale molto stretto (intraday) e con un'avversione al rischio inferiore rispetto al solito.
Per il trade short valuteremo uno stop loss di circa 70 punti da piazzare a 1,2700$, per il trade long lo stop loss sarà di 120 punti sul livello di 1,2290$. Seguiremo il trade in traling stop, con un target massimo da prendere con rischio/rendimento di 1:1.
Disclaimer: File MadMar