Giovedì si terrà senza ombra di dubbio l'evento più atteso da trader ed investitori europei degli ultimi 2 anni. Alle ore 14:15 la Banca Centrale Europea (BCE) aggiornerà il costo del denaro nell'Eurozona. Cosa si attende il mercato e soprattutto cosa potrebbe accadere qualora le aspettative non venissero rispettate?
Il mercato sconta un taglio dei tassi della BCE
Dopo le ultime parole della presidente della BCE Christine Lagarde, il mercato ha fortemente abbracciato l'idea di un taglio di 25 punti base giù a partire dalla prossima riunione di politica monetaria del 6 giugno.
Nonostante una diminuzione del costo del denaro che passerebbe da 4% a 3,75% per i depositi e da 4,50% a 4,25% per i tassi di interesse, l'Euro si sta rafforzando nei confronti del Dollaro americano e questa rappresenta una dinamica interessante da valutare anche in futuro.
Attualmente il taglio dei tassi della BCE pare cosa già fatta seppur alcuni dati macro economici facciano pensare che possa essere ancora troppo presto. Tra tutti spicca l'inflazione Europea rilasciata lo scorso venerdì che ha visto un rimbalzo significativo da 2,4% a 2,6% per la componente generale dei prezzi ed un aumento dal 2,7% al 2,9% nel caso dell'indice "Core" (esclusi cibo ed energetici).
Con la componente più "sticky" (appiccicosa) dell'inflazione quasi al 3%, probabilmente non avrebbe molto senso tagliare prematuramente i tassi ma al mercato pare non importare ed attualmente sta dando molto più peso alle parole dei membri della BCE che ai dati macro economici.
Probabilmente le sorprese non mancheranno e, qualora si decidesse di non confermare il taglio dei tassi, le ripercussioni sull'Euro e soprattutto sul DAX potrebbero essere senza precedenti.
Come fare trading sul DAX in attesa della BCE
Per ciò che abbiamo detto in precedenza, un eventuale non-taglio dei tassi sarebbe sicuramente percepito molto negativamente per l'economia reale europea e quindi per l'indice di riferimento principale, il DAX.
Per i livelli operativi odierni utilizzeremo lo strumento "DAX40" presente sul broker Trive grazie al quale non dovremo preoccuparci delle scadenze trimestrali dei contratti futures. La conformazione tecnica lascia poco spazio a dubbi. Il trend resta palesemente rialzista e rimarrà tale finchè il supporto in area 17.870 punti non verrà rotto al ribasso, quindi manca ancora parecchio spazio.
Di contro, però, quel livello non è ancora stato ritestato dopo la rottura rialzista di inizio maggio. Riteniamo infatti che, un movimento ribassista di circa il 2% dai livelli attuali fino all'area 18.200-18.000 punti, è ampiamente possibile soprattutto se la BCE non confermerà le aspettative del mercato con un taglio dei tassi di interesse (o se dovesse mettere in campo un taglio particolarmente "hawkish").
Si attende quindi altissima volatilità e, qualora il prezzo dovesse tornare nell'area di attenzione sopra descritta (in verde), valuteremo sicuramente un riacquisto.
In caso di long saremo quasi obbligati ad impostare uno stop loss sotto 17.880 punti ed un target sui massimi storici a 18.800 punti. In caso di short molto rischiosi e speculativi da effettuare prima del dato, è possibile valutare anche un ingresso a mercato con stop loss sopra i massimi di giornata a 18.600 punti e target finale a 18.200 punti.
Tendiamo sempre a non prendere in considerazione posizionamenti prima di un dato così importante, infatti tra le due operatività preferiamo di gran lunga quella rialzista.
Disclaimer: File MadMar