La riunione della Fed, l'evento più atteso dell'estate, è finalmente giunto. I membri del comitato esecutivo del FOMC (Federal Open Market Committee) hanno deciso i prossimi passi di politica monetaria della Federal Reserve Bank. In questo articolo vedremo cosa ha detto il governatore della Fed, Jerome Powell, nel corso della conferenza stampa e se le sue parole avranno un impatto sull'indice S&P 500.
Riunione Fed: i punti chiave della conferenza stampa di Jerome Powell
Il presidente della Fed Jerome Powell, si è espresso su alcuni punti chiave durante la conferenza stampa di ieri sera, dopo che il FOMC ha confermato un'ulteriore pausa dei tassi di interesse americani nel range 5,25%-5,50%.
Ecco i punti salienti toccati da Powell dopo la riunione della Fed:
- la Fed lascia i tassi invariati per l'ottava riunione consecutiva;
- la Fed ribadisce che non taglierà i tassi fino a quando non sarà certa che l'inflazione si muoverà verso il 2%;
- l'inflazione è diminuita ma rimane "leggermente elevata";
- la Fed afferma che ci sono stati "alcuni" ulteriori progressi sull'inflazione;
- i membri saranno attenti ai rischi su entrambi i versanti del duplice mandato (occupazione e stabilità dei prezzi);
- il tasso di disoccupazione ha registrato qualche movimento ma rimane "basso".
L'attenzione dei mercati e degli analisti era totalmente rivolta verso un possibile taglio (ormai già scontato) alla prossima riunione di settembre. Ed infatti alla domanda riguardante proprio questo aspetto, Jerome Powell ha risposto in questo modo: "Se dovessimo vedere l'inflazione scendere rapidamente o più o meno in linea con le aspettative, la crescita rimanere ragionevolmente forte e il mercato del lavoro rimanere coerente con la sua condizione attuale, un taglio dei tassi potrebbe essere appropriato nella riunione della Fed di settembre".
Quindi il presidente della Fed non ha voluto sbilanciarsi troppo, cercando di spostare l'attenzione sui dati macro economici che arriveranno nei prossimi mesi, rimandando tutto allla riunione del FOMC del 20 settembre. Così facendo ha probabilmente anche abbassato le aspettative dei mercati e raffreddato l'euforia di inizio conferenza. Il future sull'indice S&P 500 infatti quota in sostanziale parità.
S&P 500: come reagirà e quali livelli tecnici osservare
Per quello che abbiamo detto prima, dopo la riunione Fed i mercati in questa ultima parte della settimana potrebbero scontare un ritorno all'equilibrio e riprezzare la forte euforia degli ultimi giorni.
Per i livelli tecnici faremo riferimento allo strumento "SP500" offerto dal broker Trive che non ha scadenza trimestrale essendo un perpetual. Possiamo quindi sfruttarlo per operazioni anche di ampio respiro. Inoltre faremo riferimento all'indicatore "Biz Profile" offerto dal broker Trive, capace di individuare le zone a più alta concentrazione volumetrica da usare come supporto o resistenza.
L'analisi di oggi sarà di breve termine, al massimo fino a fine settimana, con l'obbiettivo di attendere una rottura di una zona volumetrica calda.
La zona più importante, al momento, è quella segnalata sul grafico (rettangolo blu) 5.520$-5.530$, congestione di volumi dovuti proprio alla riunione del FOMC di ieri sera. Il prezzo attualmente è bloccato tra questa zona ed il massimo raggiunto stanotte a 5.560 punti, zona tra l'altro fondamentale perchè rappresenta l'area di rotazione di fine luglio che ha dato origine all'ultimo movimento ribassista.
Quindi i giochi sono ancora aperti per eventuali ribassi di breve durata che, però, avranno conferma solo con una forte rottura al ribasso di 5.520. Essendo un trade contro il trend principale è leggermente più rischioso ed, in quanto tale, richiede un approccio più cauto utilizzando una size leggermente ridotta rispetto al solito.
Entreremo short alla rottura di 5.520 punti, con stop loss a 5.565 e target a 5.480 (altra zona volumetrica importante).
Disclaimer: File MadMar