Ottobre 2024 ha segnato l'inizio di uno dei più grandi scioperi portuali negli Stati Uniti degli ultimi decenni. Circa 25.000 lavoratori portuali della East Coast e della Gulf Coast hanno deciso di scioperare, in seguito a negoziazioni fallite per il rinnovo del contratto con i datori di lavoro. Nell'ultima parte dell'articolo, analizzeremo nel dettaglio uno dei titoli più interessanti al momento che potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, UPS.
Motivi dello sciopero dei portuali USA e richieste del sindacato
Il contratto tra i portuali e l'United States Maritime Alliance, l'organizzazione che rappresenta i datori di lavoro, è scaduto alla mezzanotte del 30 settembre 2024. I lavoratori, rappresentati dall'International Longshoremen’s Association (ILA), chiedono un aumento salariale significativo: 5 dollari all'ora per ciascuno dei sei anni del nuovo contratto, il che porterebbe il loro salario a 69 dollari l'ora entro il 2030.
Oltre agli aumenti salariali, il sindacato si oppone fermamente all'introduzione di nuove tecnologie automatizzate nei porti, temendo che possano ridurre drasticamente il numero di posti di lavoro.
Impatto economico e rischi per la Supply Chain
Lo sciopero dei portuali negli USA sta già provocando gravi interruzioni nelle catene di approvvigionamento, con circa il 60% delle importazioni via mare degli Stati Uniti che sono influenzate dallo stop. Si stima che il blocco delle attività portuali potrebbe costare all'economia statunitense tra i 3,8 e i 4,5 miliardi di dollari al giorno. Questo impatto è particolarmente grave in un momento cruciale dell'anno, poiché molte aziende stanno cercando di importare merci in vista della stagione delle festività.
- Settore Retail: aziende come Walmart, Costco e Home Depot sono tra quelle che potrebbero subire gravi perdite a causa dei ritardi nelle consegne di prodotti essenziali.
- Industria Automobilistica: quasi tutte le auto e i componenti importati dall'Europa transitano attraverso i porti della East Coast e della Gulf Coast. Se lo sciopero dovesse prolungarsi, produttori di auto europei come BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen potrebbero essere gravemente colpiti. I produttori statunitensi, come General Motors e Ford, risultano meno vulnerabili grazie a catene di approvvigionamento più localizzate.
Nonostante il contesto economico negativo, ci sono alcune opportunità per specifici settori e società.
- Trasporti Aerei: Le società di trasporto aereo come FedEx e UPS sono tra i principali beneficiari dello sciopero. Con il blocco dei porti, la domanda di trasporti aerei è aumentata, portando ad un incremento del valore delle azioni di FedEx (+2,3%) e UPS (+1,6%). Queste compagnie stanno approfittando dell'aumento delle spedizioni urgenti, che normalmente sarebbero gestite via mare.
- Broker del Trasporto Merci: Anche i broker di trasporto merci, come C.H. Robinson Worldwide e Expeditors International, stanno beneficiando di questa situazione, grazie alla loro capacità di riorganizzare la logistica e trovare soluzioni alternative per il trasporto delle merci.
Rischi di inflazione e ripercussioni sui prezzi dei consumatori
Uno degli effetti collaterali più immediati di un prolungato sciopero dei portuali USA sarà probabilmente l'aumento dei prezzi al consumo. Le interruzioni della supply chain e l'aumento dei costi di trasporto potrebbero provocare una nuova ondata di inflazione, con effetti negativi soprattutto sui beni importati. Alcuni spedizionieri hanno già avvertito di possibili sovrapprezzi di 1.500-3.000 dollari per container, costi che potrebbero essere trasferiti direttamente sui consumatori.
Il presidente Joe Biden potrebbe decidere di intervenire, ricorrendo al Taft-Hartley Act, obbligando i lavoratori a tornare al lavoro durante le negoziazioni. Tuttavia, l'amministrazione Biden, che si è dichiarata pro-sindacati, è sotto pressione per evitare di alienarsi una parte della sua base elettorale. Alcuni analisti prevedono che lo sciopero non durerà oltre una settimana, anche a causa dell'enorme impatto economico che avrebbe se dovesse prolungarsi.
Lo sciopero dei portuali negli Stati Uniti rappresenta un significativo rischio economico, con impatti potenzialmente devastanti su settori chiave come retail, automotive e trasporti. Tuttavia, come in ogni crisi, emergono anche delle opportunità, specialmente per aziende come FedEx, UPS e i broker del trasporto merci.
Sciopero portuali USA: UPS sotto la lente, livelli operativi e zone chiave
Per ciò che abbiamo detto in precedenza, UPS potrebbe essere il titolo più interessante in questa fase concitata, soprattutto perché ha ancora parecchia strada da recuperare rispetto al competitor FedEx verso i massimi storici.
I livelli operativi odierni fanno riferimento allo strumento CFD a leva 1:5 "UPS" presente su Trive, grazie al quale non avremo alcun costo sul transato nel momento dell'esecuzione dell'ordine.
UPS al momento quota 136 dollari per azione, oltre il -40% dai massimi storici segnati nel 2022 e con ampio margine di miglioramento anche dal punto di vista fondamentale, considerando la situazione attuale.
L'area tra 122$-128$ è al momento il supporto settimanale più interessante a livello grafico che, tra l'altro, rappresenta l'ex livello di rottura rialzista del periodo post covid 2020 e che quindi è molto sentito anche dal punto di vista dei posizionamenti di lungo periodo degli operatori. Dal punto di vista puramente tecnico, la conferma di inversione di trend, da ribassista a rialzista, la avremo soltanto con la rottura del livello di 148$, eccessivamente troppo alto per ciò che cerchiamo noi in questa fase.
Valutiamo quindi sia un ingresso a mercato dai livelli attuali che un secondo ingresso in area 125 dollari per azione con uno stop loss poco sotto il range sopra indicato a 119$ e con target di medio periodo a 160$.
Disclaimer: File MadMar