La settimana appena trascorsa ha visto pochi eventi macroeconomici di rilievo. La misurazione che ha catalizzato le attese degli investitori è sicuramente quella relativa al PIL USA del 4° trimestre 2022, che ha superato il consensus attestandosi al 2,9%. Il dato ha mostrato un rallentamento della spesa dei consumatori, passata su base sequenziale dal +2,3% al 2,1%, mentre la spesa pubblica ha messo a segno l’aumento più alto dal 2021.
Nel frattempo, la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo. Stando ai dati reperiti da Bloomberg nella mattinata del 27 gennaio, delle 425 società americane che hanno pubblicato i risultati dell’ultimo trimestre del 2022, il 49,51% ha oltrepassato le attese degli analisti sui ricavi, mentre il 58,82% lo ha fatto per gli utili. Nel corso dell’ottava si sono anche succeduti diversi discorsi di esponenti della BCE. Tutti gli interventi tranne quelli di Visco (Presidente Bankitalia) e Stournaras (Banca centrale grega), hanno avuto toni “da falco”, lasciando poche speranze in merito ad una fine precoce del percorso di aumento del costo del denaro. Infine, è da menzionare la decisione della Bank of Canada che ha annunciato lo stop ai rialzi dei tassi dopo aver messo a segno un incremento di 25 punti base.
Nella settimana appena iniziata i riflettori saranno sulle Banche centrali
Oltre alla prosecuzione della stagione delle trimestrali, nell'ottava appena iniziata i riflettori saranno puntati alle riunioni di Fed e BCE. Per quanto concerne la Banca centrale americana, le attese del CME FedWatch Tool mostrano come l’istituto dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base con il 98,1% di probabilità. L’istituto sembra quindi pronto a rallentare ulteriormente il percorso di aumento del costo del denaro in modo tale da verificare gli effetti dei precedenti sull’economia.
Per quanto riguarda l’Eurotower, un sondaggio Bloomberg condotto tra diversi economisti mostra come le attese siano per altri due rialzi dei tassi da 50 punti base. Il picco, visto al 3,25% per il tasso di deposito, dovrebbe essere mantenuto per circa un anno. I primi tagli da 25 punti base sono stimati da giugno 2024. Inoltre, l’istituto dovrebbe svelare ulteriori dettagli sul quantitative tightening. Le previsioni su questo tema sono per una riduzione del bilancio della Banca centrale da 8.000 miliardi di euro a 6.900 miliardi entro fine 2023, a 6.150 miliardi di euro a fine 2024 e a 5.000 miliardi nel lungo periodo. Anche la BoE dovrebbe alzare i tassi di 50 punti base in settimana.
Per quello che riguarda i dati macroeconomici, oltre agli S&P Global manifatturieri, dei servizi e compositi delle principali economie relativi a gennaio, si conosceranno le rilevazioni sul mercato del lavoro USA: nel dettaglio i Non-Farm Payrolls sono attesi in calo su base sequenziale a 175mila unità, mentre la disoccupazione è prevista in crescita dal 3,5% al 3,6%.
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