Ancora un nulla di fatto per AUD/JPY, con il cross che conferma la valenza delle resistenze di lunghissimo periodo come ottimo modo per giocare al ribasso su una coppia valutaria amata dai carry trader di tutto il mondo. Il recupero dell’ultima parte dell’anno appare già un ricordo e ora chi è long di AudJpy deve guardarsi le spalle con importanti supporti che si stanno materializzando all’orizzonte.
Australia e Giappone: banche centrali guardinghe
L’Australia ha chiuso il 2023 con tassi di interesse stabili al 4,35% e il mercato si aspetta tre tagli nel corso del 2024. Manovre di rientro che comunque non cominceranno prima di metà anno. La banca centrale ha abbassato le stime di inflazione al 3,3%, con una crescita prevista in irrobustimento all'1,8%, ma anche con una disoccupazione in aumento al 4,5%. I dati PMI di dicembre hanno deluso, realizzando nuovi minimi per questo ciclo sotto quota 50 e confermando un rallentamento congiunturale di cui dovrà tenere conto la RBA (Reserve Bank of Australia) nelle sue future decisioni di politica monetaria. Lo stesso Governo appare indeciso sul da farsi. Nel budget 2024 sono previste integrazioni per migliorare il potere d’acquisto dei cittadini, ma al tempo stesso il premier Albanese ha indicato come pericolose per l’inflazione iniziative di eccessivo allargamento dei cordoni pubblici.
In Giappone intanto cominciano ad aumentare i salari di diverse aziende dopo praticamente un settennato di immobilismo. Proprio l’inflazione salariale è ciò che finora ha frenato la Bank of Japan dal prendere iniziative sui tassi. Per il momento i tassi decennali sono ben lontani dall'1% e questo lascia pensare che la politica del controllo della curva dei rendimenti è ben lontana dall’essere rimossa. Lo yen ne ha approfittato nell’ultima parte del 2023 per recuperare ma senza andare oltre quei livelli che farebbero scattare i primi segnali di inversione di tendenza.
AUD/JPY: uno short dal buon compromesso risk/reward
Tornando ad AUD/JPY, come si vede dal grafico sottostante, poco sopra quota 98 il cross ha fermato la sua corsa già due volte e ora la sensazione è che stia prendendo corpo una figura di testa e spalla ribassista che potrebbe rilanciare le potenzialità dello yen.
Tecnicamente un primo segnale bearish su AUD/JPY scatterebbe sotto 95,4 e poi successivamente 94,90. A quel punto la discesa fino a 93 appare scontata, ma soprattutto potrebbe trovare formalizzazione una figura con ambizioni di ritracciamento fino a 91. Allargando l’orizzonte temporale va sempre ricordato che il tentativo di break di AUD/JPY si è sviluppato a ridosso di una down trend line che scende dai massimi del 2007. Ostacolo tosto e superabile solo se ci saranno determinate condizioni. Andare short su questi livelli sembra ancora essere un trade dotato di un buon compromesso tra rischio e rendimento potenziale.