La corona svedese non ha chiuso bene il mese di ottobre, con quotazioni che hanno nuovamente avvicinato i minimi storici contro l'euro. In un mese tradizionalmente difficile, la corona ha sofferto le condizioni di maggiore volatilità presente sui mercati azionari. Una condizione di fondo che solitamente danneggia currency ben correlate alla crescita economica e a tutto il compato azionario growth come la Sek.
Corona svedese: tra stagionalità e variabili macro
La stagionalità, come detto, era una fattore che poteva far pensare a una fase di debolezza importante nel terzultimo mese dell’anno. Sono state 15 le rilevazioni negative contro euro negli ultimi 18 anni e questo rappresentava un fardello che non poteva essere ignorato.
La corona è una divisa che lato fondamentali non può essere considerata cara. Paga però un prezzo salato a una banca centrale timida che non ha saputo scacciare i tassi reali negativi dal rendimento offerto dalla carta scandinava sul mercato. La crescita economica batte in testa, come confermato ad esempio dal dato sulle vendite al dettaglio scivolate a settembre dell'1,4% (-3,8% su base annua).
L’inflazione continua a mordere anche se meno del passato. I recenti dati sui prezzi alla produzione, tipico indicatore dei prezzi al consumo futuri, su base annua sono cresciuti a settembre del 4,6%, valore vicino ai tassi ufficiali ma soprattutto decisamente più basso rispetto al pauroso picco del 26% di giugno 2022. Chi continua a preoccupare sono i prezzi alle importazioni, saliti su base annua del 8,5%.
Una variabile che preoccupa la banca centrale e che trova nella debolezza della Sek una determinante cruciale. Non a caso sono già state messe in campo alcune misure volte a contrastare la debolezza della corona. Se alta inflazione, caro mutui e debolezza della domanda interna preoccupano la banca centrale, il grande dubbio è se dare ancora una volta un giro di vite ai tassi di interesse per mantenere alta l’appetibilità delle corona senza rischiare di strozzare l’economia.
EURSEK: il quadro tecnico
Dopo aver visto il quadro macro all'interno di cui si muove la corona svedese, andiamo ora ad analizzare l'impostazione tecnica del cross che lega la divisa scandinava all'euro. EURSEK tecnicamente trova in area 12 il livello di resistenza cruciale, soglia oltre la quale non andare assolutamente pena una ripartenza dell’onda speculativa dagli obiettivi molto incerti. Gli ottimisti intravedono un potenziale triplo massimo all’orizzonte e questo potrebbe anche aiutare la strategia dei trader che vogliono tentare un ingresso a basso rischio naturalmente fissando un adeguato stop loss sulla resistenza incriminata.
Sappiamo molto bene quale sarebbe l’obiettivo di breve periodo di uno short EURSEK, ovvero quell' 11,5 dove il cross in tutto il terzo trimestre dell’anno ha trovato una marea di compratori desiderosi di entrare lunghi di euro e corti di corona svedese. Molto più ambizioso sarebbe uno sfondamento di questo supporto che aprirebbe le porte ad una inversione di tendenza molto impattante in prospettiva bullish per la corona. A quel punto finalmente in grado di riallinearsi ai suoi valori medi di lungo periodo.