L’inflazione evapora velocemente in Canada e questo pone il dollaro canadese in una situazione delicata visto il probabile maxi taglio nei tassi che la Banca centrale adotterà nel prossimo meeting di politica monetaria.
I dati di settembre hanno evidenziato un calo mensile dell’inflazione dello 0,4% che portano il dato annuale a 1,6%. Anche il dato core si è contratto al 2,4%, segno che le tensioni sui prezzi sono decisamente in ribasso sul territorio canadese. Elementi che fanno pensare ad un taglio nel costo del denaro di 50 punti base nel meeting in calendario domani, ma anche a nuove misure nel corso dei prossimi mesi che potrebbero danneggiare un dollaro canadese oggi favorito da tassi reali ancora interessanti.
La relativa debolezza di molte materie prime probabilmente costringerà la BoC (Bank of Canada) a rivedere al ribasso le stime di crescita del terzo trimestre e dell’intero 2024 e questo a sua volta sarà un incentivo a modulare verso il basso i tassi di interesse, oggi al 4,25%. Buone notizie per chi vorrà contrarre mutui sul suolo nord americano.
Forex: EUR/CAD, l’incertezza è notevole
Se questa sarà la dinamica e se gli Stati Uniti, come sembra, saranno meno dovish sui tassi, per USD/CAD la dinamica delle ultime settimane è destinata a proseguire almeno fino alla maxi resistenza di area 1,39/1,40 dove si posizionano livelli di cambio che, da fine 2022 a oggi, hanno sempre arginato la forza del biglietto verde. In meno di un mese USD/CAD ha guadagnato quattro figure entrando adesso in ipercomprato con margini di crescita che cominciano ad essere limitati. Qui una prospettiva di trade short non appare così impossibile nel breve.
Per quello che riguarda EUR/CAD la situazione è differente visto che le due Banche centrali, BCE e BoC, avanzano in sintonia quanto a direzione dei tassi. Dopo aver tentato in diverse occasioni di abbattere 1,50, EUR/CAD si è un po' spento a causa degli annunci della BCE e di dichiarazioni dovish da parte di Lagarde nel meeting della scorsa settimana. La disinflazione in corso e il rallentamento economico potrebbero rendere necessari tagli ulteriori nel breve periodo in Europa. Come in Canada.
Come sempre sarà il differenziale tassi ad avere un ruolo determinante nel disegnare la futura traiettoria di EUR/CAD e l’incertezza operativa è notevole. Quello che si può fare in questi casi è definire dei punti di ingresso chiari per le direzioni short e long.
Nello specifico la strategia long EUR/CAD potrà essere attivata in caso di test del supporto di 1,478 che unisce i minimi 2023-2024 (stop and reverse short alla rottura di questo livello), oppure in caso di sfondamento verso l’alto della resistenza di 1,515. Importante essere rigorosi nell’inserimento di stop loss vista la bassa volatilità delle ultime settimane.