Il peso messicano, come la Borsa locale, reagisce male all’esito delle elezioni presidenziali. Se i mercati azionari sono scesi di oltre il 10% in pochi giorni, il peso messicano contro dollaro Usa ha perso oltre una figura apparentemente con la volontà di mettere la parola fine ad un rialzo cominciato a fine 2021 e che comunque non pregiudicherebbe il bull market strutturale ancora in essere dal 2020.
Partiamo da qualche dato sui fondamentali messicani per poi arrivare a quelle che potrebbero essere le previsioni sul cambio USD/MXN.
L’inflazione messicana è tornata sotto controllo con tassi reali ampiamente positivi che permettono alla Banca centrale di poter manovrare in senso espansivo la politica monetaria. Finora Banxico ha eseguito un solo taglio da 25 punti base, una prudenza che trova le sue ragioni d’essere nelle previsioni di ritorno dell’inflazione sotto i valori target a partire dal 2025 (Calendario riunioni Banco de México 2024). Il costo del lavoro cresce però più della produttività, un fattore non secondario amplificato dalla revisione dei salari minimi.
Il mercato guarda anche con estremo interesse ai rendimenti reali e finora non ha mai snobbato il peso utilizzandolo come eccezionale arma di carry trade. A discapito però di esportazioni che cominciano a rallentare anche a causa dell’effetto cambio.
Le elezioni hanno rappresentato un primo passaggio di un percorso che dovrà inevitabilmente tenere anche conto delle elezioni americane con tutte le conseguenze del caso in caso di vittoria di Trump, da sempre contrario ai fenomeni di immigrazione massiccia dai confini sud degli Stati Uniti, ma anche delle delocalizzazioni verso il paese emergente dagli USA.
Forex: USD/MXN, nuovo assalto alla resistenza
USD/MXN ha tentato in diverse occasioni tra il 2023 e il 2024 di violare al ribasso la zona di supporto compresa tra 16 e 16,5 senza però mai riuscire ad andare oltre. Era quello il segnale di una fase di esaurimento che avrebbe dovuto allertare i trader e gli investitori sui rischi che sarebbero arrivati nel 2024.
Un primo segnale ad aprile con una spike rialzista settimanale di oltre una figura e mezzo che aveva proiettato il dollaro vicino a 18. Adesso un nuovo assalto alla resistenza che, in caso di successo, spingerebbe il cambio verso la zona compresa tra 19,5 e 20. Proprio in zona 19,5 si trovano tutti i minimi del 2021 e di parte del 2022 che solo alla fine di quell’anno avevano ceduto sotto i colpi dei compratori di MXN.
Ritengo abbastanza ragionevole in una fase di correzione da eccessi bearish su USD/MXN come quella attuale, puntare a questa zona di prezzo come obiettivo da annotarsi prima di un ritorno di interesse per il peso messicano da parte del mercato.