La banca centrale svizzera, a sorpresa, si mette i panni della colomba e taglia i tassi di interesse portandoli al 1.5%. Una notizia della scorsa settimana che naturalmente ha indebolito il franco svizzero ora entrato in un territorio tecnico particolarmente complesso.
La SNB (Swiss National Bank) ha sorpreso mercati che prezzavano in percentuali modeste la probabilità di una riduzione nei tassi in questo meeting di marzo. I livelli di inflazione core e headline sono sotto al 2% (livello target fissato dalla banca centrale) già da giugno 2023 e l’evento sembrava scontato anche se non così ravvicinato nei tempi.
Quella Svizzera diventa quindi la prima Banca centrale ad entrare ufficialmente in modalità "dovish" con i mercati che scontano adesso 50 punti base di ulteriore riduzione nei tassi nei prossimi 12 mesi. Evento rinforzato da un abbassamento nelle stime di inflazione comunicato dalla stessa SNB.
EUR/CHF: il franco è la valuta ideale per il carry trade
La situazione tecnica di EUR/CHF non sembra lasciare molti dubbi almeno nel breve periodo. Il franco con questa nuova decisione della banca centrale si candida a diventare la valuta ideale sulla quale fare carry trade e la risalita verso l’obiettivo minimo di questo movimento, attorno alla parità, sembra essere un evento scontato per i prossimi mesi.
A quel punto ritengo però che il contesto geopolitico e qualche dubbio in più sul futuro dei tassi in Svizzera potrebbe riportare nuovi compratori sul franco. Aggiungo anche che l’inflazione è stata domata più velocemente in Svizzera grazie proprio alla forza del franco. Una debolezza troppo rapida potrebbe produrre l’effetto opposto costringendo la banca centrale a un rapido aggiustamento di rotta.
USD/CHF: l’eccesso di sentiment negativo potrebbe arrestare la salita
Netto il break anche per USD/CHF. La downtrend line che accompagna lo svizzero e la sua forza dal 2022 è stata violata verso l’alto e questo dovrebbe consentire al biglietto verde di involarsi fino a zona 0,92.
Anche in questo caso ritengo che l’eccesso di sentiment negativo che già ora si intravede nei posizionamenti degli speculatori sul mercato dei futures, potrebbe favorire un ritorno del denaro sul franco, arrestando la salita del cambio.
Indubbiamente la notizia arrivata dalla Svizzera è stata sorprendente in quanto ha anticipato le mosse di FED e BCE. Con coraggio (ma forte di un’inflazione ancora anemica), la SNB ha deciso di anticipare i tempi.
Il rischio di essere stati troppo precipitosi a giudicare dall’atteggiamento delle altre banche centrali in giro per il mondo c’è, e un aggiustamento di rotta non lo escludo. Probabilmente quando euro e franco saranno in zona parità il momento di rientrare sullo Swissie sarà quello buono.