Intel torna sotto la lente dei trader e degli investitori a Wall Street. Gli impianti di produzione di chip da 28 miliardi di dollari promessi dalla società statunitense in Ohio infatti stanno subendo ulteriori ritardi, con la prima fabbrica di New Albany che dovrebbe essere completata solo nel 2030, ha comunicato il chipmaker. Vediamo i dettagli e le possibili strategie operative.
Intel rinvia progetto chip in Ohio da 28 miliardi dopo i tagli ai costi
La prima fabbrica entrerà in funzione poco dopo, tra il 2030 e il 2031, ha dichiarato Intel, allungando la tempistica originaria di almeno 5 anni. Il chipmaker in difficoltà ha tagliato le spese di capitale dopo che il suo costoso tentativo di diventare un produttore di chip a contratto per altre aziende ha messo a dura prova il suo bilancio.
Naga Chandrasekaran, direttore generale di Intel Foundry Manufacturing, ha dichiarato in un messaggio ai dipendenti, condiviso in un comunicato stampa, che i cambiamenti sono stati apportati per consentire a Intel di allineare le operazioni di fabbrica alla domanda del mercato e di “gestire il capitale in modo responsabile”.
“Stiamo adottando un approccio prudente per garantire il completamento del progetto in modo finanziariamente responsabile”. La seconda fabbrica dell'Ohio completerà la costruzione nel 2031 e inizierà a funzionare nel 2032, ha dichiarato Intel.
Non è il primo ritardo per il progetto, iniziato nel 2022. All'inizio del mese, il Wall Street Journal ha riportato che il progetto non sarebbe stato completato prima della fine del 2026. In quell'occasione Intel aveva citato la lentezza del mercato dei chip.
Quando il progetto è stato avviato, Keyvan Esfarjani, il dirigente che lo supervisiona, ha dichiarato che sarebbe dipeso in larga misura dai finanziamenti governativi. Intel è stata uno dei maggiori beneficiari di sovvenzioni attraverso il Chips Act, un programma di incentivi firmato nel 2022 per l'industria dei semiconduttori USA. Vediamo ora il quadro grafico e come impostare l’operatività con i CFD di IG.
Azioni Intel: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Riccardo Designori evidenzia come – analizzando l’andamento dei prezzi sul timeframe giornaliero – le quotazioni di Intel nel mese di febbraio hanno ripreso forza dal supporto orizzontale a 19 dollari, superando la resistenza dinamica espressa dalla linea di tendenza che collega i massimi segnati a novembre 2024 e gennaio 2025.
La recente correzione vista dopo il test di area 28 dollari potrebbe consentire l’implementazione di strategie "long". Per quanto riguarda l’operatività, sul timeframe giornaliero, Designori evidenzia l’area di prezzi attorno a 21 dollari come candidata per eventuali posizioni in acquisto.
In questo caso lo stop loss potrebbe essere collocato sotto i recenti minimi a 18,50 dollari. Il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere posto a 26 dollari, mentre un target più ambizioso in area 36 dollari, successiva resistenza statica.
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