Andrea Orcel è l'uomo del momento nel settore bancario italiano ed europeo. Da fine 2024, l'Amministratore delegato di
UniCredit ha condotto una serie di operazioni che hanno messo in subbuglio il mondo finanziario internazionale.
Grazie alla sua grande capacità di dealmaking, Orcel ha orchestrato l'acquisto di azioni della banca tedesca Commerzbank, facendo salire la quota di UniCredit al 9%, che può arrivare al 28% con la definizione di contratti derivati. In secondo luogo ha lanciato un'offerta pubblica di scambio sulle azioni Banco BPM.
L'intento espansionistico della seconda banca italiana ha messo in agitazione non solo le banche preda, ma anche la politica e i sindacati, preoccupati per i riflessi che potrebbe avere la realizzazione degli obiettivi di Orcel. Ma vediamo di conoscere di più il top manager di UniCredit, mettendo in risalto gli aspetti più interessanti della sua carriera.
Andrea Orcel: formazione e carriera
Andrea Orcel è nato a Roma da padre siciliano imprenditore nel campo del leasing e madre tunisina che lavorava alle dipendenze dell'ONU. Ispirato dal desiderio di imparare il francese, Orcel si è diplomato al Lycée français Chateaubriand a Roma, prima di iscriversi alla facoltà di economia e commercio all'Università La Sapienza di Roma, dove si è laureato con 110 e lode facendo una tesi sulle acquisizioni ostili.
Una materia, questa, che quindi conosce molto bene dal momento che sta tentando la scalata a Banco BPM nonostante i ripetuti rifiuti del Consiglio di amministrazione di Piazza Meda. Dopo la laurea si è trasferito in Francia, dove ha frequentato la Business School INSEAD di Fontainebleau.
La sua carriera lavorativa è iniziata in Goldman Sachs, la banca d'investimento americana che lo ha assunto nel 1988 nella divisione del reddito fisso a Londra all'età di 25 anni. Il suo incarico è durato un anno, perché poi il banchiere romano si è spostato nuovamente in Francia, lavorando fino al 1992 come consulente senior presso il Boston Consulting Group nel dipartimento parigino di corporate restructuring and strategy.
Terminato il ciclo, si è spostato alla Merrill Lynch & Co nell'unità Financial Institutions Group. In quel periodo si è reso protagonista della fusione tra Credito Italiano e UniCredito Italiano, che ha dato vita nel 1998 al gigante creditizio UniCredit. È stato anche al centro della combinazione tra Banco Bilbao Vizcaya e Argentaria, che l'anno successivo ha fatto nascere BBVA, la seconda banca di Spagna dietro Banco Santander. Orcel ha anche orchestrato l'OPA di ABN Amro da parte di un consorzio formato da Royal Bank of Scotland, Fortis e Banco Santander.
Uno dei momenti più controversi della carriera di Orcel è stato quando con il suo team, il manager ha valutato Banca Antonveneta 9 miliardi di euro, consigliando MPS di acquisirla da Santander. L'aspetto curioso è che la stessa banca spagnola aveva dato un valore molto più basso alla rivale senese (6,5 miliardi di euro). Quell'acquisizione si è rivelata nefasta per MPS, che si è trovata anni più tardi in carenza di capitale proprio a causa dell'eccesso di pagamento.
Intanto i bonus di Orcel aumentavano per gli accordi che era riuscito a portare a termine. Nel 2008 aveva fatto guadagnare 550 milioni di dollari a Merrill Lynch come commissioni di consulenza, ottenendo un bonus annuale di 34 milioni di dollari. Quella cifra ha creato polemiche, al punto che il procuratore generale di New York ha aperto un'indagine che si è risolta però in una bolla di sapone.
Nel 2009 Orcel ha ricevuto la carica di presidente esecutivo della banca di investimento della Merrill Lynch nonché di Amministratore delegato di European Card Services. Nel 2012 il banchiere lasciava la Merrill Lynch, la quale nel frattempo si era fusa con Bank of America. Contestualmente, era stato scelto da UBS per guidare le operazioni di vendita e Orcel si è portato dietro i dirigenti della Merrill.
Nel 2018 ha lasciato UBS perché ha ricevuto la nomina di Amministratore delegato del Banco Santander. L'operazione però ha avuto dei risvolti legali, in quanto la banca svizzera si rifiutava di pagare la liquidazione a causa delle modalità di uscita considerate ostili. Santander non si è voluto fare carico della liquidazione e quindi tutta l'operazione è saltata.
Andrea Orcel: l'arrivo in UniCredit
Andrea Orcel è diventato Amministratore delegato di UniCredit il 27 gennaio 2021, sostituendo Jean Pierre Mustier. Sotto la sua guida, la seconda banca italiana ha registrato performance straordinarie, con una crescita costante dei ricavi e dell'utile netto, nonché il mantenimento di una forte solidità patrimoniale e finanziaria. Il forte cash flow generato dalla gestione ha premiato gli azionisti e messo a disposizione liquidità per effettuare acquisizioni.
Riguardo le remunerazioni alla proprietà, UniCredit è una delle società italiane con il più alto payout, considerando anche i riacquisti. Con riferimento all'esercizio 2023, l'istituto di Gae Aulenti ha stabilito che il 100% dell'utile, corrispondente a 8,6 miliardi di dollari, fosse così distribuito:
- 5,6 miliardi nell'acquisto di azioni proprie;
- 3 miliardi nel pagamento dei dividendi.
Il payout è stato previsto al 90% per il 2024, con l'accantonamento ai dividendi cresciuto dal 35% al 40%.
Per quanto riguarda le acquisizioni, UniCredit, dopo che nel 2005 aveva fatto propria HypoVereinsbank, ha lanciato lo scorso anno l'assalto all'altra banca tedesca Commerzbank salendo potenzialmente fino al 28% del capitale.
Orcel non si è fermato qui, perché verso la fine di ottobre ha avanzato un'offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni Banco BPM, attualmente il terzo istituto di credito italiano. Queste operazioni hanno scatenato molte polemiche muovendo interessi politici e sindacali, soprattutto in Germania. Orcel, che nel frattempo sta cercando gli accordi giusti per portare a termine la sua mission, è impermeabile alle critiche e aspetta solo il benestare della Banca Centrale Europea per arrivare alla meta.
Vita privata e riconoscimenti
Orcel è sposato con la portoghese Clara Batalim, che gli ha dato un figlio. Nel luglio 2024 è stato nominato "Banchiere dell'Anno" agli Euromoney Awards 2024 per la sua leadership e il piano "UniCredit Unlocked". Inoltre, sotto la sua guida, UniCredit ha ricevuto 18 premi in Europa, tra cui migliore banca per le piccole e medie imprese nell'Europa occidentale.